Di Giorgio Bianchi
“Dai una frusta al tuo schiavo sarà il più fedele dei servitori”.
Ora quel cialtrone di Toscani il suo frustino se lo può tranquillamente infilare in quel posto.
E pensare che questo miserabile dovrebbe essere uno dei “geni” della comunicazione in Italia.
Grazie a Federico Schiavi per la segnalazione.
Ponte Morandi, Benetton rompe con Oliviero Toscani
La decisione del gruppo dopo le affermazioni del creativo sul crollo di Genova
Benetton interrompe il rapporto con Oliviero Toscani dopo le affermazioni del creativo sul crollo del Ponte Morandi. “Benetton Group, con il suo Presidente Luciano Benetton, nel dissociarsi nel modo più assoluto dalle affermazioni di Oliviero Toscani a proposito del crollo del Ponte Morandi, prende atto dell’impossibilità di continuare il rapporto di collaborazione con il direttore creativo”, si legge in una nota in cui si rimarca anche che Luciano Benetton e tutta l’azienda, “rinnovano la loro sincera vicinanza alle famiglie delle vittime e a tutti coloro che sono stati coinvolti in questa tremenda tragedia”.
Il caso era esploso quando si sono diffuse le esternazioni di Toscani sul crollo del ponte Morandi, che il 14 agosto 2018 provocò la morte di 43 persone. “Ma a chi interessa che caschi un ponte, smettiamola”, ha detto a “Un giorno da pecora”, quando gli è stato chiesto delle polemiche per la foto che lo ritrae con Luciano Benetton insieme ai fondatori delle Sardine al centro culturale Fabrica. Contro Toscani si sono sollevate critiche sdegnate e il fotografo, dopo le prime tiepide scuse, ha fatto il mea culpa: “Sono umanamente distrutto, mi scuso nel modo più profondo”.
“43 morti innocenti per lui conteranno poco, ma per noi erano tutto”, ha detto Egle Possetti, presidente del comitato Ricordo vittime Morandi. Toscani “è confuso”, ha aggiunto, invitando le Sardine a guardare altrove per cercare eccellenze in Italia, non ai Benetton, che controllano Aspi, accusata della tragedia.
Il primo a reagire è stato il governatore ligure Giovanni Toti che ha lanciato l’hashtag #ANointeressa, invitando Toscani a scuse immediate, hashtag che è stato rilanciato su molte pagine social, anche da molti cittadini. Il sindaco Bucci ha ricordato che il crollo interessa a “43 persone che hanno perso la vita, ai loro figli, genitori, mogli, mariti e amici. Alle famiglie che hanno dovuto cambiare casa e vita. Il crollo dovrebbe interessare ogni persona dotata di coscienza civile e umana solidarietà”.
Ha reagito a Toscani anche Alessandro Benetton, che ha preso una via imprenditoriale diversa dalla famiglia: “Mi dissocio fortemente dalle affermazioni fatte da Toscani”, ha scritto.
Nella nota odierna, Luciano Benetton e tutta l’azienda “rinnovano la loro sincera vicinanza alle famiglie delle vittime e a tutti coloro che sono stati coinvolti in questa tremenda tragedia”. Il gruppo Benetton è tra gli azionisti della società Autostrade, titolare della concessione del tratto comprendente il ponte crollato. Da quel tragico evento è in corso un duro braccio di ferro con il governo per quanto riguarda la revoca della stessa concessione ad Autostrade per l’Italia, che i Benetton controllano attraverso Atlantia (a sua volta azionista degli Aeroporti di Roma e per questo coinvolta nel dossier Alitalia).
Atlantia, Patuanelli sulle concessioni autostradali: “Per noi non c’è alternativa alla revoca”
La via della revoca è stata indicata fin da subito dal Movimento 5 Stelle, che però si è scontrato con la difficile realizzazione a causa di potenziali indennizzi da versare alla società. Il dossier, su questo fronte, resta aperto.