Il nemico è il Covid o i piccoli imprenditori (per favorire il grande capitale)?

Il nemico è il Covid o i piccoli imprenditori (per favorire il grande capitale)?

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di Dario Corallo

La cosa incredibile di tutto questo dibattito sulle chiusure è che si continui a cercare l’untore di turno: prima furono i runner, poi quelli che stavano in fila per comprare il lievito, poi la movida, poi le scuole, poi i teatri e i ristoranti e via discorrendo. 
Sembra completamente sparito dal dibattito il lavoro.

In questi mesi, a quanti è arrivato un controllo a lavoro per vedere se erano rispettate le norme di sicurezza? A quanti l’azienda ha fornito mascherine, gel ecc? A quanti l’azienda è venuta costantemente a dire di mantenere la distanza?
La totale assenza di controlli nelle aziende ha fatto sì che queste si autoregolassero, spesso al ribasso, facendo ricadere sui lavoratori le spese per proteggersi e la responsabilità del contagio.
Ora con il nuovo DPCM si provvederà a chiudere praticamente tutto, ma non una parola sulle responsabilità delle aziende nel tutelare i dipendenti: se hai la fortuna di lavorare in un’azienda virtuosa bene, altrimenti ti attacchi. Se hai la fortuna di poter andare a lavoro in macchina bene, altrimenti con i mezzi pubblici ti esponi e sticazzi.

Quel contagio non interessa? Il virus colpisce solo nelle pause e nel tempo libero?
Quanti sono stati i controlli degli ispettori del lavoro in questo periodo? Perché io, lavorando in uno dei più affollati centri commerciali d’europa, non ne ho visto nemmeno uno.
Perché che la salute venga al primo posto su tutto, posso anche essere d’accordo. 
Ma che venga al secondo dopo il grande capitale proprio no.
E mentre il grande capitale continuerà a crescere, lo Stato lo starà aiutando a uccidere i piccoli.

Tratto da: L’Antidiplomatico

Economia Italia