TRIPOLI – Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ieri pomeriggio ha avuto “una lunga e articolata conversazione” con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Al centro dei colloqui i bilaterali, la crisi ucraina, siriana e soprattutto la Libia. Su quest’ultimo dossier, in particolare, i due presidenti – riferisce una nota di Palazzo Chigi – si sono ripromessi un aggiornamento costante in considerazione della importanza strategica che la Libia riveste per gli interessi anche italiani. L’Italia lavora anche per il cessate il fuoco proprio in territorio libico: ci sono stati diversi contatti tra Di Maio e l’omologo russo Lavrov.
La telefonata arriva dopo il colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ed il suo omologo russo, Sergei Lavrov di 2 giorni fa. A quanto si apprende, i due avevano discusso dei prossimi passi in vista della conferenza di Berlino, che dovrebbe tenersi nella seconda metà di gennaio. Nel pomeriggio del 24, invece, Di Maio aveva avuto un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu – che aveva già sentito la settimana scorsa – sempre per fare il punto sulla situazione libica.
Sempre nella giornata di ieri, Conte ha sentito anche con il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi. Al centro dei colloqui – riferisce una nota – la cooperazione bilaterale, la crisi libica, le sfide della regione mediterranea. E la ripresa dei contatti per l’urgente rilancio della collaborazione giudiziaria sull’omicidio di Giulio Regeni”.
La situazione libica resta una pedina in bilico. Soprattutto dopo che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato che il governo di Ankara si appresta a presentare alla ripresa dei lavori del parlamento il prossimo 7 gennaio un provvedimento sull’invio di truppe in Libia. “Noi andremo nei posti in cui siamo stati invitati ad andare”, ha affermato il capo dello stato turco, citato da Hurriyet. “Dal momento che esiste un invito esteso dalla Libia, noi lo accoglieremo”, ha aggiunto.
E la battaglia non si ferma. È di tre civili morti e dieci feriti, alcuni in modo grave, il bilancio di tre raid aerei delle forze legate al generale libico Khalifa Haftar su al Zawiya. Lo riferisce il Libya Observer citando una fonte ospedaliera.
di VINCENZO NIGRO
Fonte:LaRepubblica
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