Il Centrosud dell’Italia brucia, ne danno la misura gli oltre 1200 interventi dei vigili del fuoco nelle ultime 24 ore, un numero altissimo che ha spinto il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio a parlare di ieri come di “una giornata drammatica”. Sicilia, Puglia, Marche, Basilicata, Abruzzo e Molise sono le regioni più colpite verso le quali si sono diretti gli aiuti da Trentino, Toscana, Veneto, Lazio, Friuli, Emilia Romagna e Campania.
In Abruzzo, dove ci sono stati 89 interventi, non è bastato l’incendio che ha devastato la Riserva dannunziana – la cui foto dall’alto è diventata virale perché il verde si è tinto di nero – e Pescara Sud nella giornata di ieri, con turisti evacuati e intossicati e stabilimenti distrutti dalle fiamme. Il vento ha rialimentato focolai tenuti sotto controllo la scorsa notte a Ortona, San Donato, alla pinetina di Rocca San Giovanni dove è in arrivo anche un elicottero per mettere in sicurezza un deposito di carburanti Eni che si trova non distante. Fuoco anche a Fossacesia Marina, sempre sulla SS 16 e l’innesto della superstrada Val di Sangro e la parallela strada provinciale Pedemontana, già ampiamente colpite ieri con rischio di incendi anche di alcuni capannoni industriali. Il presidente della Regione Marco Marsilio sta preparando le carte per chiedere al governo lo stato di calamità naturale.
Non va meglio nel basso Molise dove i vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte sui focolai divampati a Campomarino Lido e a Guglionesi (Campobasso). Gli incendi sono proseguiti e sono tuttora in corso le operazioni di spegnimento in più punti della costa ed anche in territorio di San Giacomo degli Schiavoni (Campobasso). Complessivamente sono state evacuate mille persone circa, rientrate nella tarda serata di ieri.
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Il governatore Donato De Toma ha chiesto al governo lo stato di emergenza. Brucia anche la Sicilia: al momento i velivoli sono impegnati ad Aidone San Bartolo, in provincia di Enna, a Randazzo , in provincia di Catania. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha parlato della necessità di rilanciare il Corpo Forestale e di dotarsi di strumento tecnologici sul fronte della prevenzione durante un vertice con la Protezione Civile servito anche per esaminare la condizione di sicurezza degli stabilimenti balneari nell’Isola e la possibile adozione di misure.
In Puglia resta difficile la situazione a Gravina di Puglia (BA) e a Sant’Agata di Puglia (FG): sono 21 gli interventi in corso su tutto il territorio regionale, 200 quelli effettuati nelle ultime 12 ore. Verifiche sono in corso da parte di Vigili del fuoco e tecnici dell’Arpa dopo un incendio scoppiato ieri pomeriggio nel deposito della fabbrica di plastiche Forte Srl di Altamura (Bari), il cui denso fumo nero ha invaso la cittadina.
“A causa della nube tossica prodotta dal rogo – spiega la sindaca Rosa Melodia – ho invitato la popolazione a tenere chiuse le finestre e a non uscire di casa se non in caso di estrema necessità per
evitare l’esposizione ai fumi in attesa delle analisi sulla qualità dell’aria”.
Nelle Marche e in Basilicata la situazione è in miglioramento, tutti gli incendi sono in bonifica. In Sicilia 90 gli interventi in corso: 124 squadre al lavoro con 225 mezzi, 300 gli interventi nelle ultime 12 ore. Sul fronte trasporti, quella trascorsa è stata una notte di attesa per molti passeggeri in partenza alla Stazione Centrale di Bologna. Per gli incendi lungo la linea Adriatica di ieri da Ancona a Bari, molti treni diretti a sud hanno accumulato ritardo e alcuni sono stati soppressi.
Tratto da: Ansa
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