Donald Trump ha sigillato la “pax americana”. Sembra essere un giorno storico per tutto il Medio Oriente e per l’intero pianeta. Sono stati formalizzati alla Casa Bianca gli “accordi di Abramo”, le intese per la normalizzazione dei rapporti a 360 gradi tra Israele da un lato e gli Emirati Arabi e il Bahrein dall’altro. Il compromesso? La sospensione dell’annessione (tra l’altro illegale) della Cisgiordania. Pace? Difficile a credersi visto che ai Palestinesi non verrà dato nulla in cambio da Israele, neppure un pollice di terra occupata. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha siglato le intese con i ministri degli Esteri degli altri due Paesi, rispettivamente Abdullah bin Zayed Al Nahyan e Khalid bin Ahmed bin Mohammed Al Khalifa.”Storici accordi di pace”, li ha definiti il presidente americano nel South Lawn della Casa Bianca, davanti ad una folla di centinaia di invitati con pochissime mascherine e senza distanziamento sociale. Così Trump festeggia il suo trionfo diplomatico, che gli permette di accreditarsi il titolo di artefice della pace e che gli ha anche permesso di ottenere la nomina per la candidatura al Nobel.
“Non ci sarà pace, sicurezza o stabilità nella regione senza la fine dell’occupazione e il raggiungimento per il popolo palestinese dei suoi pieni diritti come stabilito dalle legittime risoluzioni internazionali”. Lo ha detto il presidente palestinese Abu Mazen commentando l’Accordo di Abramo firmato oggi da Israele, Emirati e Bahrein a Washington che – ha sottolineato -“non permetterà di raggiungere la pace finché gli Usa e l’occupazione israeliana non riconosceranno il diritto del popolo palestinese ad uno stato indipendente”.
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Fonte foto: Polisblog
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