Di Karim El Sadi
“I fatti che riguardano tutta la nostra storia, negli episodi più salienti, sono stati caratterizzati da un marchio che indica una struttura direttiva”. A dirlo è l’ex magistrato Carlo Palermo nella terza ed ultima parte dell’intervista rilasciata al ricercatore e documentarista Pier Giorgio Caria per ANTIMAFIADuemila Tv. “L’episodio che riguarda il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro ad esempio è un fatto che sotto tantissimi profili individua la presenza delle indicazioni che ho dato”, ha affermato l’avvocato. Così come “l’attentato a papa Wojtyla, che non per niente viene eletto alla fine dello stesso anno, nel 1978, non è altro – ha spiegato – che la prosecuzione dello stesso identico problema esteso nei confronti del Vaticano che aveva per altro già assunto durante il sequestro Moro delle posizioni antagoniste alla rivelazione degli aspetti sottostanti le stesse azioni che avevano determinato l’effettuazione del sequestro e poi dell’uccisione”.
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Secondo Carlo Palermo “esistono delle contiguità di condotte da qui a 40 anni fa. E in 40 anni di storia non è possibile che non ci si ponga come obiettivo di far luce su questo episodi”. L’ex magistrato ha poi brevemente presentato il suo ultimo libro “X Day. I figli dell’aurora” (Il Sacro Monte Editore). “Dal periodo del 1975 ad oggi io cerco di lasciare una traccia di quelle che sono le mie riflessioni o considerazioni che potranno essere esatte o sbagliate, condivisibili o non condivisibili – ha detto Carlo Palermo – però io credo che le linee che ho individuato indichino con molta precisione che il problema risiede in finalità di potere e di dominio sul mondo oggi pervenuto ad un livello di effettiva realizzabilità”.
(Fine)
Tratto da: Antimafiaduemila
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