L’ex cardinale americano Theodore McCarrick – licenziato dallo stato clericale da Papa Francesco nel 2019 dopo che un’indagine vaticana aveva stabilito che aveva abusato sessualmente di minori e adulti – è apparso venerdì 3 settembre, in un Tribunale di Dedham, periferia di Boston, con l’accusa di aver aggredito sessualmente un adolescente di 16 anni nel 1974 durante un ricevimento di nozze in Massachusetts.
Il sedicenne – ora adulto – aveva detto alle autorità che McCarrick era una persona molto vicina alla sua famiglia e che gli abusi erano iniziati quanto era ragazzino. In particolare la vittima ha riferito che durante il ricevimento di nozze di suo fratello al Wellesley College – avvento nel giugno 1974 – McCarrick lo aveva attirato con un inganno a fare una passeggiata con lui nel campus lontano degli occhi e dalle orecchie degli ospiti. Una volta fuori la vittima ha riferito che il prelato aveva tentato delle avance sessuali nei suoi confronti. Ma la vera violenza si era verificata una volta tornati alla reception, lì l’allora cardinale aveva aggredito sessualmente il ragazzo in un “armadio tipo guardaroba“. E oltre al danno la beffa. Infatti McCarrick, secondo il racconto dell’uomo, prima di lasciare la stanza in cui si era appena consumato l’abuso, aveva detto al ragazzo di “dire tre Padre Nostro e un’Ave Maria così Dio può redimerti dai tuoi peccati“.
Questo episodio fa parte di una probabile serie di reati a sfondo sessuale che l’ex porporato avrebbe perpetrato negli anni a danno di diversi individui. E fa ancora più rabbia sapere che un’indagine interna su McCarrick – durata circa due anni – aveva rivelato che i suoi crimini sono stati coperti, in tre decenni, da vescovi, cardinali e papi, i quali hanno minimizzato o respinto le molteplici denunce per abuso sessuale a carico dell’ex cardinale. In particolare i risultati dell’indagine attribuiscono una grossa fetta di responsabilità a Papa Giovanni Paolo II, il quale aveva nominato McCarrick arcivescovo di Washington DC nonostante un’inchiesta avesse confermato che l’ex porporato era andato a letto con dei seminaristi.
A rompere il muro dell’omertà, come riportato dal quotidiano The Guardian, è stato per la prima volta un ex chierichetto nel 2017, il quale si era fatto avanti per riferire che il prete aveva tentato degli approcci sessuali con lui quando era un adolescente a New York. Oggi fortunatamente si è riusciti ad arrivare ad un processo che ha tutti i numeri per essere classificato come ‘storico’ poiché si tratta del primo cardinale degli Stati Uniti che si trova ad affrontare accuse penali in un tribunale civile. McCarrick, 91 anni, si era presentato ieri in tribunale in abiti civili, camminando con l’aiuto di un deambulatore e nei cinque minuti di durata dell’udienza si è dichiarato non colpevole. La Corte, in attesa del 28 ottobre, data in cui è stata fissata la prossima udienza, ha stabilito una cauzione di 5mila dollari e ha ordinato all’ex porporato di stare lontano dalla vittima e di non avere contatti con minori.
L’avvocato di McCarrick, Katherine Zimmerl, ha dichiarato in seguito che “non vedono l’ora di affrontare le accuse in tribunale” e che non avrebbero fatto altri commenti.
Ora non resta che aspettare che la giustizia faccia il suo corso ma fino a quel momento non resta che associarsi a quelle grida lanciate fuori dal tribunale da alcuni manifestanti in direzione dell’ex cardinale: “Vergognati! Principe della Chiesa!“.