Primo incontro nei cieli baltici per un caccia F-35 italiano impegnato in Estonia in operazione di cosiddetta polizia aerea. Il caccia di produzione statunitense in forza all’aviazione militare dell’Italia ha trovato sulla sua strada un caccia russo Su-30SM.
L’Italia è impegnata in operazioni di pattugliamento aereo sui cieli dell’Estonia in ambito NATO. I vari paesi dell’alleanza atlantica si alternano nel pattugliamento dello spazio aereo e la protezione delle frontiere aeree dei paesi baltici.
Il caccia russo ha volato in parallelo con il caccia della “polizia aerea” dell’Aeronautica Militare di Roma, avvicinandosi a una distanza relativamente breve. Dopo aver mostrato i suoi missili al pilota italiano, il caccia Su-30SM si è allontanato gradualmente dal caccia stealth di quinta generazione.
Gli osservatori hanno evidenziato che questa è la prima volta che un caccia Su-30 e un F-35 si incontrano a distanza ravvicinata come accaduto sui cieli baltici.
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Allo stesso tempo, gli esperti ritengono che la crescente comparsa di caccia F-35 vicino ai confini russi sia dettata dal fatto che la NATO vuole monitorare i sistemi di difesa aerea. Il compito principale potrebbe essere correlato al fatto che i caccia F-35, almeno in teoria, possono rimanere invisibili ai radar della difesa aerea russa nella regione di Kaliningrad.
I caccia italiani sono di stanza presso la base aerea di Amari, in Estonia, arrivati in sostituzione dei caccia dell’aviazione militare tedesca precedentemente schierati presso la base baltica.
Tratto da: Antidiplomatico