Il magistrato catanese: “È una lezione capovolta impartita ai giovani da una tv pubblica”
Di Antinafiaduemila
Non è piaciuto il gesto del cantante Riccardo Fabbriconi, conosciuto professionalmente come Blanco: salito sul palco di Sanremo 2023 ha iniziato a prendere a calci vasi di fiori. Non è chiaro ancora se il gesto era stato programmato o se frutto di uno scatto d’ira dovuto a un problema tecnico che gli impediva di sentire il ritorno della sua voce. “Non andava la voce e mi sono divertito comunque. La cosa bella della musica è che non bisogna sempre seguire uno schema. Ci sono cose che non vanno bene, se volete la rifaccio volentieri, ma ho provato comunque a divertirmi”, ha detto Blanco alla fine della performance.
Il pubblico, ad ogni modo, non ha gradito.
“Questa non è arte. È maleducazione, violenza, mancato controllo della rabbia” ha commentato con un post su Facebook il magistrato catanese Sebastiano Ardita. L’ex consigliere togato del Csm ha sottolineato che si è trattata di “una lezione capovolta impartita ai giovani da una tv pubblica che tra i suoi scopi dovrebbe avere la formazione delle coscienze e la diffusione del vivere civile. Chi apprezza il gesto e lo considera artistico può andare ai suoi concerti e applaudirlo mentre prende a calci ciò che vuole.
Ma sulla televisione pubblica no. Il pubblico presente lo ha condannato, come la maggioranza degli italiani.
Al popolo italiano nulla deve importare della influenza delle case discografiche e degli interessi economici che stanno dietro alla tolleranza rispetto a questo gesto. In una democrazia vera, nella democrazia ateniese, tutto questo non sarebbe consentito” ha concluso Ardita.
Tratto da: facebook.com