Incontro Biden-Putin. La versione significativamente silenziosa del Cremlino

Incontro Biden-Putin. La versione significativamente silenziosa del Cremlino

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Tempo di lettura: 2 min

Di Marinella Mondaini

Su tutti i media finora c’è solo la versione della Casa Bianca. Dall’incontro Putin-Biden in video-collegamento, non ci aspettava molto, ma era da tempo che bisognava delineare la sfera degli interessi e delle pretese.

Finora sui media mondiali c’è solo la versione sull’incontro della Casa Bianca. Il Cremlino molto significativamente tace, ma a giudicare da come vertiginosamente cambiano i piani degli americani per ciò che concerne le sanzioni contro la Russia, il vantaggio è del Cremlino.

Come tutti hanno potuto vedere dalle immagini, Putin era da solo, con le sue carte, penna, telefono e un bottone che non ha schiacciato, perché non ha avuto bisogno di aiuto. Biden era circondato da una schiera di consiglieri …

Wall Street Journal: “Il mondo sta entrando in un periodo pericoloso”

 

I punti diramati dalla Casa Bianca:
– Biden ha espresso a Putin la preoccupazione degli Stati Uniti e degli alleati europei per l’aumento delle forze militari russe sulle frontiere dell’Ucraina poi i due leader hanno parlato dell’Ucraina;
– Biden ha esortato Putin alla de-escalation attorno all’Ucraina e a ritornare alla diplomazia,  i due presidenti hanno incaricato i rispettivi gruppi di continuare il dialogo sull’Ucraina;
– Putin e Biden hanno discusso il dialogo bilaterale sulla stabilità strategica;
– hanno discusso i temi regionali, in particolare l’Iran, il dialogo bilaterale sulla cybersicurezza;  i due presidenti danno incarico ai rispettivi gruppi di continuare il dialogo.

Ma la cosa più importante per Putin era discutere le linee rosse che aveva tracciato recentemente per la Nato che avanza senza remore a est, il suo avvicinamento ai confini russi. Su questo ancora non sappiamo nulla dei risultati dei colloqui.

Fra poco comincerà la conferenza stampa di Psaki. Ne sentiremo delle belle.

Le più brutte le abbiamo lette ultimamente su La Stampa e Repubblica (giusto per prenderne due), mai tanta sfacciata menzogna e disinformazione era arrivata a tanto. L’”invasione russa dell’Ucraina”…  “agli ordini di Putin, 100 formazioni militari tattiche russe, per un totale di 175.000 uomini, siano mobilitate al confine dell’Ucraina, la retroguardia protetta da 100.000 riservisti. Dopo l’invasione della Georgia 2008 e l’attacco, con l’annessione, alla Crimea nel 2014, l’intelligence Usa ha condiviso con gli alleati europei foto riprese dai satelliti, con le manovre in Donbass, dove mercenari del Cremlino operano da sette anni…” E il colmo è stato leggere che “gli Accordi di Minsk prevedono il ritiro delle truppe russe dal Donbass”!

Assolute menzogne senza vergogna. Le menzogne che preparano la guerra vera.

P.s.Riporta Rt come il Cremlino abbia dato uno scarno commento sottolineando come Mosca sia “seriamente interessato nell’ottenere una garanzia legale credibile che la Nato non si espanderà ulteriormente a est e non sviluppi sistemi di armi offensivi in paesi confinanti con la Russia”.

Tratto da: L’Antidiplomatico

Cronaca Mondo