Astrazeneca: cambia il nome, ma non il prodotto

Astrazeneca: cambia il nome, ma non il prodotto

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Tempo di lettura: 2 min

Di Massimo Mazzucco

Che cosa fai quando hai messo sul mercato un vaccino in tempi forsennati, risultando in un prodotto scarsamente efficace e relativamente pericoloso?

Il buon senso direbbe: ritiri il prodotto dal mercato, ti scusi con chi ne è rimasto vittima, e ti rimetti a studiare daccapo la formula, per offrire alla popolazione qualcosa di sicuro ed efficace. Così dovrebbe funzionare il mondo.

Invece che cosa ha fatto AstraZeneca, di fronte al clamoroso flop del suo vaccino anti-covid? Gli ha cambiato semplicemente il nome. Da oggi non si chiama più AstraZeneca, ma si chiama Vaxzevria.

Perchè l’importante è la facciata, non il contenuto. L’importante è il marketing, non la sicurezza dei cittadini. L’importante è continuare a far soldi, non la salute delle persone.

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E infatti, mentre il vaccino cambia nome, al suo bugiardino sono stati aggiunti ufficialmente gli effetti avversi (a volte fatali) registrati di recente:

“Trombocitopenia e disturbi della coagulazione: È stata osservata molto raramente una combinazione di trombosi e trombocitopenia, in alcuni casi accompagnata da sanguinamento, in seguito alla vaccinazione con Vaxzevria. Ciò include casi severi che si presentano come trombosi venosa, inclusi siti insoliti come trombosi del seno venoso cerebrale, trombosi della vena mesenterica e trombosi arteriosa, concomitante con trombocitopenia. La maggior parte di questi casi si è verificata entro i primi sette-quattordici giorni successivi alla vaccinazione e si è verificata in donne di età inferiore a 55 anni. Tuttavia ciò potrebbe riflettere l’aumento dell’uso del vaccino in questa popolazione. Alcuni casi hanno avuto esito fatale.”

Sempre dal bugiardino, leggiamo anche le seguenti frasi:

  • La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota in quanto è ancora in fase di determinazione dagli studi clinici in corso.
  • Gli studi di tossicità riproduttiva sugli animali non sono stati completati.
  • Questo medicinale è stato autorizzato con procedura “subordinata a condizioni”. Ciò significa che devono essere forniti ulteriori dati su questo medicinale.
  • Non sono stati effettuati studi di genotossicità né di cancerogenicità.
  • Vaxzevria contiene organismi geneticamente modificati (OGM). Il vaccino non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alle linee guida locali per gli organismi geneticamente modificati o i rifiuti a rischio biologico.

Prego signori, fatevi avanti: the show must go on.

Massimo Mazzucco

Fonte foto: IlfattoQuotidiano

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