Tratto da: Affaritaliani
“Sono venuto a conoscenza di questa storia a metà febbraio quando l’ambasciatrice della Colombia mi ha chiamato parlandomi dell’interessamento del presidente D’Alema per conto di Leonardo“. Il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulé parla con Affaritaliani.it dell’impegno di facilitazione svolto lo scorso anno da parte di Massimo D’Alema per tentare di realizzare la compravendita non andata a buon fine tra aziende italiane e governo colombiano per mezzi da guerra: due sommergibili costruiti da Fincantieri e alcuni aerei di Leonardo.
“Io a metà febbraio – sottolinea Mulé – ho sollevato la questione di questo intervento a mio giudizio irrituale e comunque da chiarire da parte di D’Alema. Dico irrituale e da chiarire perché mentre Leonardo aveva chiesto supporto al governo italiano, poi si presenta all’ambasciata della Colombia una figura a suo dire inviata da Leonardo di cui non ero a conoscenza. Per questo da parte mia c’è stata sorpresa nell’apprendere dell’interessamento di D’Alema, perché Leonardo stava già dialogando con il governo colombiano attraverso le normali vie istituzionali. Sono certo che Leonardo saprà chiarire come sono andate davvero le cose”.
“Si tratta di una faccenda che ha a che fare con la trasparenza che deve essere assolutamente massima in vicende del genere. Il ministero della Difesa opera con massima trasparenza e mi aspetto lo stesso atteggiamento da tutti i soggetti coinvolti. Ho letto le dichiarazioni di D’Alema sui giornali, aspetto di leggere da parte di Leonardo se c’è stato un misunderstanding o un equivoco. Chiarirà e dirà che cosa è realmente successo: è necessario per amore della verità, per spiegare i fatti alla stampa e all’opinione pubblica e per togliere anche il sospetto di ombre o opacità che non deve esserci”, conclude il sottosegretario alla Difesa.
Tratto da: Affaritaliani