Secondo il Sipri (Stockholm International Peace Research Institute) nel 2022 il Mondo ha speso 2240 miliardi di dollari in armi. L’Europa ne ha investiti 345.
Il mondo, che cammina sul parapendio della recessione e dell’inflazione, si sorregge sul mercato di boia venditori di morte. Questa è la lettura che abbiamo. È una realtà dura da accettare e che nessuno, o quasi nessuno, denuncia.
Papa Francesco è uno dei pochi leader Mondiali che fa sentire la sua voce al riguardo: “Oggi credo che nel mondo questa sia la peste, la peste più grande”, era stata la sua condanna di ritorno dalla Repubblica democratica Del Congo. “Mi fa soffrire pensare che se non si facessero armi per un anno finirebbe la fame nel mondo”.
Torniamo al mercato delle armi, il mercato più grande al Mondo. Il Sipri riporta un nuovo record drammatico che riguarda il nostro Continente: la vendita in Europa non è mai stata così alta dal 1989, cioè dall’epoca di fine Guerra Fredda.
Piani di grossi investimenti, sempre su pressing NATO, sono stati annunciati per aumentare i compound della Difesa per periodi fino ad un decennio.
“Bisogna creare la coscienza che continuare a spendere in armi sporca l’anima, sporca il cuore, sporca l’umanità”, ammoniva Papa Francesco un anno fa. Se esiste un Dio (e noi crediamo esista) non avrà perdono per i potenti di questo Mondo e per i mercanti di morte, siano essi a capo di organizzazioni mafiose o a capo di multinazionali.