Il buco dell’ozono sopra il Polo Sud è più grande di tutta l’Antartide: ora è di 23 milioni di chilometri quadrati

Il buco dell’ozono sopra il Polo Sud è più grande di tutta l’Antartide: ora è di 23 milioni di chilometri quadrati

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Germana Carillo

Di nuovo buco dell’ozono da record: quello che si forma ogni anno sul Polo Sud ora è più grande di tutta l’Antartide, secondo gli scienziati del Servizio di monitoraggio dell’atmosfera di Copernicus, arrivando a dimensioni pari a circa 23 milioni di chilometri quadrati. Un dato sconcertante che arriva in occasione della Giornata internazionale di conservazione dello strato di ozono.

L’ozono si impoverisce e forma un buco sopra l’Antartico nella primavera dell’emisfero australe, che va da agosto a ottobre. In genere raggiunge la sua dimensione più grande tra metà settembre e metà ottobre. E questa estensione raggiunta in questi giorni è una delle più grandi e profonde degli ultimi anni.

A rivelarlo sono stati i satelliti sentinelle della Terra. I dati allarmanti arrivano direttamente dai satellite Sentinel 5P, del programma Copernicus gestito da Commissione Europea e Agenzia Spaziale Europea (Esa) e raccolti nell’ambito del servizio di monitoraggio atmosferico Copernicus Atmosphere Monitoring Service (Cams) del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Raggio.

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Quest’anno, dopo una condizione iniziale piuttosto nella norma, il buco è aumentato di  molto la scorsa settimana e in questo momento è più grande del 75% rispetto alle misure rilevate in questo stesso periodo dell’anno a partire dal 1979.

Seppur simile a quello del 2020, quest’anno il buco dell’ozono si è trasformato in uno dei più duraturi mai registrati, osserva Vincent-Henri Peuch, direttore del Copernicus Atmosphere Monitoring Service.

 

 

L’anno scorso, quando aveva raggiunto uno dei suoi valori più vasti e profondi, il buco dell’ozono era cresciuto rapidamente a partire dalla metà di agosto, per raggiungere il picco di circa 25 milioni di chilometri quadrati lo scorso 2 ottobre, in contrasto con le dimensioni del 2019. Quest’anno, nella sua evoluzione, appare simile a quello del 2020, anche se attualmente ha raggiunto un’estensione più vasta dell’Antartide.

Al momento – prosegue Peuch – le nostre previsioni mostrano che il buco dell’ ozono quest’anno ha dimensioni ben maggiori rispetto a quelle usuali. Il vortice è abbastanza stabile e le temperature stratosferiche sono ancora più basse rispetto a quelle del 2020. Stiamo assistendo a un buco dell’ozono piuttosto grande e potenzialmente anche profondo.

Tratto da: GreenMe

Scienza