di Alberto Negri
La strage di Piazza Fontana il 12 dicembre 1969 da parte dei nazi-fascisti di Ordine Nuovo fu ordinata dai vertici dei servizi segreti ed ebbe come mandante i servizi americani.
Gli europei, secondo il Pentagono, erano incapaci di percepire il pericolo del comunismo e quindi dovevano essere manipolati. La responsabilità dell’uccisione di cittadini innocenti doveva essere riversata sui comunisti.
L’occupazione militare Usa dell’Italia è continuata costringendo il Paese a partecipare a missioni in Afghanistan, Iraq e Libia contro lo stesso interesse nazionale e con la complicità dei governi italiani. Ecco perché i politici non dicono ancora oggi la verità sui mandanti americani: rischiano il posto. Piazza Fontana solo in parte è il passato: è il presente.
Fonte: L’Antidiplomatico