Di Francesca Biagioli
Shampoo venduti come efficaci per la forfora, ma che in realtà possono irritare. O pubblicizzati come “al burro di karitè”, ma che in realtà ne contengono solo una picolissima parte, mentre l’ingrediente principale è il sodio laureth solfato. Le diciture sulle confezioni non corrispondono alla lista degli ingredienti che contengono in verità.
I prodotti che usiamo per l’igiene personale sono sempre testati in laboratorio ma questo non significa che siano completamente privi di sostanze discutibili. La loro composizione, infatti, contiene a volte ingredienti irritanti, allergeni, persino potenziali interferenti endocrini o nanoparticelle. E gli shampoo non sono esenti dal problema, come ha evidenziato un test di 60 millions de consommateurs.
La rivista francese in uno speciale interamente dedicato a prodotti per l’igiene e cosmetici, ha analizzato la composizione di 12 shampoo di diverse marche (anche certificati biologici), alcuni dei quali presenti sul mercato italiano.
I risultati del test
Valutando con attenzione la lista degli ingredienti, si è visto che gli shampoo contenevano frequentemente sostanze potenzialmente irritanti per gli occhi, la pelle e le vie respiratorie, in particolare sodio laurilsolfato (SLS) e ammonio lauril solfato.
A volte, i produttori li sostituiscono con equivalenti naturali, derivati ad esempio dall’olio di cocco (come il cocco-solfato) che però possono attaccare il film idrolipidico della pelle. A sorpresa, il test mostra che anche alcuni prodotti biologici non sono privi di irritanti e allergeni, poiché non tutte le etichette vietano necessariamente l’uso di queste tipologie di tensioattivi.
La maggior parte dei profumi è potenzialmente allergizzante ma alcuni non solo presentano un rischio di reazione allergica, ma possono essere dannosi per la salute a lungo termine.
Il benzil salicilato, ad esempio, si sospetta sia un interferente endocrino. Il butilfenil metilpropionale poi è irritante, sensibilizzante e “segnalato come sospetto di tossicità riproduttiva“, spiega l’associazione dei consumatori. Per quanto riguarda le parole “ipoallergenico” o “pelle sensibile”, non sono disciplinate da alcuna normativa e quindi non garantiscono l’assenza di allergeni.
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Nessuno shampoo è segnalato con il colore rosso nella classifica ma molti sono comunque stati valutati negativamente a causa degli ingredienti controversi presenti nella loro formulazione. Tra questi vi è Head & Shoulders 2 in 1 classic clean. Efficace contro la forfora, questo shampoo contiene quasi solo ingredienti sintetici, che potrebbero risultare irritanti. Contiene anche allergeni, tra cui profumi, coloranti, e il condizionante guar idrossipropiltrimonio cloruro. La presenza di tensioattivi etossilati, siliconi e tetrasodio rendono la formula difficile da degradare.
Garnier ultra soft contiene burro di karitè ma in piccole quantità, proprio alla fine della lista. L’ingrediente principale è il sodio laureth solfato, un tensioattivo etossilato, non troppo aggressivo ma poco biodegradabile. La formula presenta anche polyquaternium-10, irritante e inquinante, acido salicilico irritante e due allergeni profumati.
Più o meno simile la situazione di un altro shampoo Garnier il Neutralia balance – Capelli normali. Il suo principale tensioattivo è il sodio laureth sulfate, un composto non etossilato non molto biodegradabile, proprio come gli altri etossilati presenti nella formula. Contiene anche acido salicilico irritante e polyquaternium-10, irritante e inquinante.
Tra i peggiori anche Le Petit Marseillais. Estratti vegetali di timo, tè e verbena sono in primo piano nella formula. Peccato che questo shampoo contenga “agenti di lavaggio reputati aggressivi, come ammonio lauril solfato e cocamidopropil betaina”. In soggetti sensibili può quindi scatenare eczemi o dermatiti da contatto. Inoltre, il prodotto contiene molti allergeni, compresi i profumi.
Sconsigliato anche il Kéranove Naturanove Bio Shampoo Calendula, il cui agente di lavante (cocco-solfato) sebbene naturale, è irritante. Contiene anche due allergeni profumati, incluso il benzil salicilato, sospettato di essere un interferente endocrino.
Gli shampoo valutati positivamente sono solo 4:
- LOGONA – Shampoo bio daily care Aloe e Verbena
- MONOPRIX BIO – Shampoo per capelli normali
- MIXA BABY – Shampoo Molto Delicato
- ÉNERGIE FRUIT – Shampoo con olio di monoi e macadamia
Fonte: 60 millions de consommateur, GreenMe
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