La polizia nigeriana ha liberato 19 donne incinte durante un’operazione condotta a Lagos contro le cosiddette “fabbriche di bambini“. Secondo quanto riportato dai media nigeriani, Le donne, di età compresa tra 15 e 28 anni, erano state sequestrate “con l’intento di metterle incinte e vendere poi i bambini”. I neonati sarebbero stati venduti a 1.400 dollari, se maschio, o a 830 dollari, se femmina. La polizia ha arrestato due donne.
La maggior parte delle donne erano state attirate a Lagos con la promessa di un lavoro, ma poi erano state sequestrate e violentate. Altre, secondo la polizia, sapevano invece a cosa andavano incontro. Una di loro ha raccontato a un quotidiano locale di essere stata ingannata e di avere avuto rapporti sessuali con sette uomini prima di rimanere incinta. La donna che gestiva la casa dove si trovava le aveva detto che in cambio avrebbe ricevuto una lauta somma di denaro.
Non è questa la prima vota che vengono scoperte “fabbriche di bambini” in Nigeria, Nel Paese, che è la prima economia africana, la povertà è comunque molto diffusa, così come il traffico di esseri umani. Nel 2018 in un altro raid simile furono liberati 160 bambini.
Fonte: tgcom24
Fonte foto: fanpage
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