Il presidente Joe Biden ha creato una task force militare per valutare la politica statunitense nei confronti di Pechino. Nel frattempo il neo presidente degli Usa continua gli schieramenti navali ( come il suo predecessore) nel cortile di casa del paese asiatico.
Biden ha annunciato la nuova task force durante la sua prima visita ufficiale al Pentagono mercoledì, dichiarando che la sua amministrazione avrebbe affrontato le crescenti sfide poste dalla Cina per mantenere la “pace” e difendere gli interessi statunitensi”. ” Si richiederà uno sforzo all’intero governo, una cooperazione bipartisan al Congresso e forti alleanze e partner”, ha affermato Biden.
Guidata da Eli Ratner, che lavora come assistente speciale in Cina del Segretario alla Difesa Lloyd Austin, la task force sarà composta da 15 funzionari della difesa, sia civili che militari, e consegnerà i suoi risultati ad Austin entro quattro mesi. Tuttavia, tale gruppo di lavoro produrrà un rapporto quasi certamente riservato, vale a dire non disponibile al pubblico.
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Mentre Biden ha affermato che la nuova task force condurrà una revisione approfondita della posizione di Washington nei confronti di Pechino, non è chiaro in che misura la politica statunitense si discosterà da quella dell’amministrazione Donald Trump. Entrato in carica solo quattro settimane fa, il nuovo presidente ha già dimostrato di condurre una politica di “pressione militare e provocazione” simile al suo predecessore. Martedì sono stati schierati infatti un paio di gruppi d’attacco di portaerei nel Mar Cinese Meridionale, mentre un cacciatorpediniere era già stato inviato qualche giorno prima.
Nel primo importante discorso di politica estera, Biden ha assunto un atteggiamento “combattivo” nei confronti di Pechino, che ha soprannominato il “concorrente più serio” dell’America, facendo eco alla retorica che ricorda le dichiarazioni di Trump. Mercoledì, annunciando la task force al Pentagono, il presidente si è spinto oltre per affrontare Pechino, avvertendo che “non avrebbe mai esitato a usare la forza”, sebbene tuttavia l’azione militare dovrebbe essere “l’ultima risorsa”.
Fonte: RT
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