L’amministrazione Biden continuerà a chiedere l’estradizione per Julian Assange

L’amministrazione Biden continuerà a chiedere l’estradizione per Julian Assange

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L’amministrazione Joe Biden continuerà a perseguire l’estradizione per Julian Assange ha dichiarato il Dipartimento di Giustizia (DOJ), respingendo le richieste di invertire la rotta prima della scadenza per l’appello nel caso del cofondatore di WikiLeaks. Il portavoce del DOJ Marc Raimondi ha dichiarato martedì che Washington non ha abbandonato i piani per l’estradizione di Assange dal Regno Unito, osservando che Biden continuerà a contestare la sentenza di gennaio del giudice britannico che vieta l’estradizione per timori che Assange possa “togliersi la vita” sotto la custodia americana. “Continuiamo a chiedere la sua estradizione”, ha detto Raimondi a Reuters, segnalando che la nuova amministrazione Biden riprenderà da dove l’ex presidente Donald Trump si era fermato cercando di accusare l’attivista per la sua pubblicazione di documenti riservati, o meglio; per aver detto la verità, soprattutto su crimini di guerra riguardanti gli Stati Uniti. La dichiarazione del Dipartimento di Giustizia arriva pochi ore prima della scadenza (12 febbraio) per presentare le “motivazioni su cui si fonderà l’appello”.

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Attivisti e giornalisti di tutto lo spettro politico chiedevano perdono per il cofondatore di WikiLeaks alla ormai uscente amministrazione Trump, richieste di grazia alla fine rifiutate. La stessa “pressione” è stata trasferita all’amministrazione Biden, illustrata più recentemente in una lettera di circa due dozzine di organizzazioni per le libertà civili che condannano le accuse contro Assange come una “grave minaccia alla libertà di stampa”. Freedom of the Press Foundation, ACLU, Amnesty International e il Comitato per la protezione dei giornalisti, sono solo alcune di queste organizzazioni che chiedono giustizia per Assange. La lettera, indirizzata direttamente al DOJ di Biden, ha fatto eco a un argomento simile accettato dall’ex presidente Barack Obama, che rifiutò di accusare Assange durante i suoi otto anni di presidenza sulla base del fatto che le attività di WikiLeaks erano troppo vicine alla “condotta giornalistica standard”. Biden, che è stato vicepresidente sotto Obama, sembra aver abbandonato questa posizione.

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Fonte foto: RT

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