Con il cambio della guardia alla Casa Bianca le forze armate statunitensi sembra siano mosse da un nuovo attivismo. Non che la precedente amministrazione possa essere definita pacifista, sian ben chiaro. Ma nel primo giorno in carica di Joe Biden abbiamo assistito a un rafforzamento delle truppe in Siria, mentre oggi registriamo l’ingresso nel Mar Nero del cacciatorpediniere missilistico di classe Arleigh Burke USS Donald Cook (DDG 75). Si tratta sicuramente di coincidenze.
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Coincidenze che però fanno prefigurare un certo ritorno al passato per gli USA.
Le forze navali statunitensi Europa-Africa su Twitter affermano: «Il primo cacciatorpediniere FDNF [Forward-Deployed Naval Forces-Europe] a visitare il Mar Nero nel 2021, #Donaldcook lavorerà con i partner che continueranno a costruire la sicurezza marittima nella regione».
Il Mar Nero è una via d’acqua fondamentale per il commercio marittimo e la stabilità in tutta Europa. La US Navy opera regolarmente nel Mar Nero per lavorare con gli alleati e partner della NATO, tra cui Bulgaria, Georgia, Romania, Turchia e Ucraina, afferma il sito statunitense Defence Blog.
Secondo la Marina degli Stati Uniti, il Donald Cook è un cacciatorpediniere multi-missione progettato per difendere e, se necessario, distruggere i suoi nemici sulla superficie dell’oceano, sulla terraferma, nel cielo, sotto le onde e persino nello spazio.
Le reazioni dalla Russia
La flotta russa del Mar Nero ha iniziato a monitorare i movimenti del cacciatorpediniere missilistico di classe Arleigh Burke della Marina degli Stati Uniti USS Donald Cook (DDG-75) che è entrato nel Mar Nero, ha reso noto nella giornata di sabato il Centro di Controllo della Difesa Nazionale della Russia.
“I radar della Flotta del Mar Nero hanno iniziato a tracciare i movimenti del cacciatorpediniere missilistico guidato USS Donald Cook della US Navy che è entrato nel Mar Nero il 23 gennaio 2021”, la dichiarazione rilasciata dal centro riportata dall’agenzia TASS.
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Le navi della Marina nordamericana effettuano visite regolari nel Mar Nero. Ma il ministero degli Esteri russo ha ribadito che la presenza militare di navi da guerra appartenenti agli Stati non confinanti con il Mar Nero di certo non facilita la stabilità nella regione. Gli Stati Uniti insistono nell’essere coerenti con la Convenzione di Montreux, che regola il passaggio delle navi da guerra attraverso lo stretto del Bosforo e dei Dardanelli. Però con la loro attitudine aggressiva mostrano di volere piuttosto destabilizzare la regione.
Tratto da: L’Antidiplomatico