Le parole del Senatore 5 Stelle sulle intercettazioni sulla vicenda Autostrade-Ponte Morandi-manutenzione
“E’ il segno di un sistema malato, asservito al capitale finanziario, che non pensa al bene comune e a quello dei cittadini”, così Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia ha commentato, in un’intervista a La Stampa, le intercettazioni pubblicate finora sulla vicenda Autostrade-Ponte Morandi-manutenzione, “da cui emerge – ha detto – un sistema in cui si sarebbero spesi meno soldi in sicurezza con l’obiettivo di aumentare i profitti degli azionisti”. In merito alla concessione ad Autostrade, la richiesta di revoca da parte dei 5 Stelle e sul fatto che invece si sta trattando a fatica una vendita della società a Cassa depositi e prestiti, Morra dichiara: “Bisogna lavorare a mente lucida” perché “delle eventuali sentenze di condanna in questi procedimenti penali potrebbero sbrogliare una vicenda che si sta rivelando complicata” e “nel caso di sentenza passata in giudicato – aggiunge il senatore – la strada che porta a una rescissione del contratto potrebbe essere ben più semplice rispetto a quella percorsa finora”.
Sulla vicenda, per il Senatore, ci vuole dunque “calma e lucidità per comprendere la strategia più efficace” in quanto “se noi vogliamo far uscire i Benetton dalla società in assenza di fatti penalmente rilevanti, Aspi si può sedere al tavolo della trattativa da una posizione più forte, come stava avvenendo finora” mentre “una sentenza di condanna li indebolirebbe”. E sul sistema delle concessioni, Morra ribadisce: “Noi vorremmo che tutto venisse passato al setaccio, perché siamo convinti che la riduzione progressiva dei controlli, di fatto, abbia consentito il ripetersi di queste ‘distrazioni fraudolente'” mentre “le regole di tutte le concessioni devono essere rispettate. Si deve fare manutenzione. Se invece – come è stato fatto finora in tutta Italia, non solo a Genova e non solo sulle autostrade – si continua a ridurre la spesa sulla sicurezza delle infrastrutture e del lavoro, e per di più mancano i controlli, allora si lede il diritto dei cittadini alla sicurezza e alla loro salute”, conclude il presidente della commissione parlamentare Antimafia.
Tratto da: Antimafiaduemila
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