Il terremoto torna a far paura nel centro Italia. La sequenza sismica ha interessato la stessa zona colpita dai potenti eventi tellurici del 2016 e 2017. La gente a Norcia si è riversata in strada e in piazza San Benedetto. Anche gli abitanti delle casette Sae sono usciti, pur essendo edifici completamente anti sismici. Ad avere più paura sono stati invece coloro che avevano già fatto ritorno nelle proprie abitazioni dopo il sisma del 2016 e chi alloggiava nelle poche strutture aperte.
Alle 2:02 l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato una scossa di magnitudo 4.1 con ipocentro a 8 km di profondità ed epicentro 4 km di distanza da Norcia (Perugia), 13 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e 14 da Accumoli (Rieti).
Il sisma è stato seguito dopo pochi muniti da due repliche di magnitudo 3.2 e 2 nella stessa zona e preceduto ieri sera da altre quattro scosse di magnitudo comprese tra 2.8 e 2 con epicentro invece vicino Trevi (Perugia).
Le scosse di magnitudo 4.1 e 3.2, in particolare, sono state avvertite distintamente anche nel Reatino, dove non si segnalano comunque danni.
Oltre 110mila eventi localizzati dalla sala di sorveglianza dell’Ingv nelle aree del sisma del centro Italia del 24 agosto del 2016 e il terremoto di questa notte alle 2:02 di magnitudo 4.1 con epicentro a 4km da Norcia (Perugia), “è assimilabile, per localizzazione e profondità agli eventi succedutisi in questi tre anni”: così il funzionario di sala dell’Ingv, Pio Lucente, sottolineando che nell’area a partire dall’inizio della sequenza sono stati 75 gli eventi con magnitudo 4 o poco superiore. Vasta la zona in cui è stato avvertito: da Ancona a Roma.
“I 110mila eventi nei tre anni – spiega Lucente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – rientrano in una normale evoluzione di sequenza sismica anche se numericamente importante, ma non anomala. Per il terremoto di questa notte non è ancora possibile dire se sia la stessa faglia degli eventi del 2016 perché per individuarla occorre studiare la sequenza”. “Per quello che è una legge empirica che ordina l’accadimento dei terremoti – dice ancora l’esperto dell’Ingv – dovremmo avere, dopo la scossa di 4.1, una serie di eventi di magnitudo inferiore ma numerosi. Non possiamo fare nessuna previsione per eventi comparabili o maggiori. Man mano che la magnitudo scende gli eventi saranno più numerosi. Questo – tiene a sottolineare Lucente – non esclude però che si possano verificare eventi di magnitudo superiore”. Sequenze che si susseguono dopo lo choc del 24 agosto del 2016.
“Le faglie hanno generato uno stato di stress e la sequenza è in atto per ricostituire una situazione di equilibrio. Processo questo che può durare anni. Come anche per L’Aquila”, dice l’esperto Ingv. Per quanto riguarda l’impatto sul territorio, infine, sono stati 300 i questionari ‘Hai Sentito Il Terremoto’ compilati online nella prima mezzora dopo la scossa delle 2:02, riferisce l’Ingv. La scossa delle ore 2:02 è stata seguita da diverse repliche: fino alle 2:55 si sono registrate 23 scosse nella stessa area di cui una di magnitudo 3.2 alle 2:04 e una di magnitudo 3.0 alle ore 2:17. Le altre non hanno superato magnitudo 2.0. Facendo una selezione degli eventi avvenuti nell’ultima settimana in un’area di 30 km intorno a Norcia, si osservano 118 eventi di magnitudo uguale o superiore a 1; quelli di magnitudo uguale o superiore a 2 sono stati 14.
Fonte: Ansa