L’ONU non sosterrà la spinta degli Stati Uniti per ripristinare le sanzioni contro Teheran senza l’approvazione del suo Consiglio di sicurezza, dove la stragrande maggioranza degli Stati membri si oppone agli sforzi di Washington.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha scritto in una lettera citata dall’Associated Press che “sembrerebbe esserci incertezza” riguardo all’annuncio di sabato scorso del segretario di Stato americano Mike Pompeo del ripristino di “praticamente tutte” le sanzioni delle Nazioni Unite contro l’Iran.
Washington afferma di aver attivato il meccanismo di “snapback” nella risoluzione del Consiglio di sicurezza relativa all’accordo nucleare del 2015 tra Iran, Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Regno Unito e Germania. Tuttavia, considerando che Washington si è ritirata unilateralmente dall’accordo sotto l’amministrazione Trump nel 2018, la stragrande maggioranza degli Stati membri del Consiglio di sicurezza considera il ripristino innescato dagli Stati Uniti come illegale e probabilmente lo ignoreranno.
Guterres ha osservato nella lettera che “il Consiglio di sicurezza non ha intrapreso alcuna azione successiva al ricevimento della lettera del Segretario di Stato americano, né l’ha fatto nessuno dei suoi membri o il suo presidente”.
Il capo delle Nazioni Unite ha aggiunto che l’organizzazione non intraprenderà alcuna azione “in attesa di chiarimenti da parte del Consiglio di sicurezza” sull’opportunità o meno di reimpostare le sanzioni.
In precedenza, Pompeo aveva minacciato qualsiasi nazione che si rifiutasse di cooperare con gli Stati Uniti per il ripristino delle sanzioni iraniane con “conseguenze”.
Tuttavia, anche gli stessi alleati della NATO di Washington, Regno Unito, Francia e Germania, si sono fortemente opposti alla mossa in una lettera al Consiglio di sicurezza dell’ONU citata da AFP, affermando che “una qualsiasi decisione o azione intrapresa in vista del reinserimento [delle sanzioni] sarebbe incapace di avere effetto legale “.
Reagendo all’annuncio di Pompeo, il vice ambasciatore russo alle Nazioni Unite Dmitry Polyanskiy ha twittato che ” è molto doloroso vedere come un grande paese si umili in questo modo”.
Le tensioni tra Iran e Stati Uniti si sono riaccese dopo che l’amministrazione Trump si è ritirata unilateralmente dall’accordo nucleare iraniano del 2015, noto anche come Piano d’azione globale congiunto, o JCPOA. L’accordo mirava a fermare il programma nucleare iraniano in cambio di una riduzione delle sanzioni.
Tratto da: L’Antidiplomatico
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