Nel villaggio di di Petrochori a Xanthi, in Tracia occidentale o greca, ad appena un tiro di schioppo dalla Turchia con cui i rapporti sono ai ferri corti a causa delle ben note controversie riguardanti lo sfruttamento delle zone economiche esclusive, i carri armati Leopard dell’esercito greco si uniranno ai carri armati M1 Abrams dell’esercito USA per un’esercitazione.
Forse non proprio la mossa migliore per provare ad abbassare la tensione che rischia di far deflagrare l’intera NATO se Grecia e Turchia dovessero confrontarsi militarmente.
Bisogna tener conto che nella zona scelta per le manovre militari congiunte vive la minoranza turca della Grecia. L’esercitazione sarà seguita dal capo di stato maggiore greco Konstantinos Floros e dai migliori comandanti e diplomatici statunitensi in Europa, secondo diverse fonti di stampa.
Dalla Turchia questa esercitazione potrebbe essere percepita come una provocazione di Stati Uniti e Grecia. Ankara aveva precedentemente criticato Atene per aver tenuto una sessione di addestramento con armi pesanti in un villaggio turco a Xanthi, definendolo un tentativo di intimidire la popolazione musulmana della zona.
La Turchia ha inoltre criticato il Segretario di Stato nordamericano Mike Pompeo per aver visitato l’amministrazione greco-cipriota nel fine settimana e aver accettato di revocare le sanzioni militari.
A luglio, Pompeo aveva annunciato che gli Stati Uniti avrebbero incluso l’amministrazione greco-cipriota nel loro programma di addestramento militare per il 2020.
La situazione appare sempre più intricata e non pare prossima a una soluzione. Intanto per la NATO continua l’impasse.
Tratto da: L’Antidiplomatico
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