Morto Giuliano Stenghel, l’alpinista trentino caduto durante una scalata alla Tavolara.
Lo chiamavano «il maestro del friabile»
Giuliano Stenghel, che tutti gli amici chiamavano Sten, è morto cadendo da una parete sull’isola Tavolara, sulle coste nord-orientali della Sardegna, zone che frequentava da anni e sulle cui pareti a picco sul mare aveva aperto numerose vie di scalata. Dal 1978 era istruttore nazionale di alpinismo del Cai e da qualche anno istruttore emerito. «Riconosco che Dio mi ha fatto per uno scopo, però mi ha voluto alpinista e quando arrampico me lo sento vicino e sono felice», aveva raccontato.
Solidarietà
Sten era anche molto impegnato nel sociale tramite l’associazione Serenella -intitolata alla prima moglie, morta prematuramente. Tale associazione si occupa di progetti solidali, soprattutto aiutando i bambini. Nel 1998 con alcuni amici aveva promosso «Alpinismo e solidarietà». Nel 2005, con alcuni istruttori di alpinismo delle scuole trentine aveva avviato il progetto «Per-Corso», un corso di alpinismo per ragazzi tossicodipendenti. Ha scritto numerosi libri e racconti di alpinismo, è stato anche protagonista del film a due puntate prodotto dalla Rai Il salto delle streghe. Nel 1998 ha diretto e prodotto il suo primo cortometraggio Il Bimbo.
L’amore per la Tavolara
«Con tutte le montagne del mio Trentino, perché mi sono lasciato sedurre e ammaliare dal fascino di un posto tanto lontano?», aveva scritto Stenghel in Isola Tavolara-Una montagna in mezzo al mare.«Di preciso non lo so, ma le forme cariche di mistero di quello scoglio in mezzo al mare mi hanno completamente catturato. C’è qualcosa che provo dentro, che ho avvertito sin dal principio, una strana sensazione ed emozione, come se qualche forza misteriosa mi avesse chiamato in quei luoghi».
Tratto da: Il Corriere