I finanzieri del Gico della Guardia di finanza di Catanzaro stanno notificando una nuova ordinanza di custodia cautelare per gli indagati dell’operazione “Imponimento”. Tale azione coordinata dalla Dda della Procura di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri, contro il clan Anello di Filadelfia (Vv) e non solo. Oltre 80 gli arresti, per 75 dei quali si tratta della convalida del fermo del 21 luglio. Il gip ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari per Fabio Schicchi (in servizio all’Inail di Vibo), Vincenzo Renda (avvocato e imprenditore di Vibo), Giuseppe Fortuna di Sant’Onofrio (imprenditore), Romeo Ielapi (imprenditore di Filadelfia), Giuseppe Rondinelli di Filadelfia.
Associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni, traffico di droga e armi, scambio elettorale politico-mafioso i reati, a vario titolo, contestati. Fra gli indagati anche Francescantonio Stillitani, ex assessore regionale, ed il fratello Emanuele Stillitani, imprenditori accusati di collusione con il clan Anello. Fra gli arrestati Francescantonio Tedesco, architetto ed ex consigliere comunale di Vibo. Nel capo d’imputazione mosso a Francescantonio Tedesco, Giovanni Anello (assessore al Comune di Polia) e Daniele Prestanicola (imprenditore), anche l’accusa di aver “contribuito a formare la strategia del sodalizio in ambito politico, promuovendo il sostegno della cosca alle elezioni politiche nazionali del 2018 per Mangialavori Giuseppe, poi eletto al Senato della Repubblica”.
Tratto da: Antimafiaduemila