di Giuseppe Masala
Il quotidiano conservatore tedesco Die Welt da notizia di una risposta del Presidente della Bundesbank Herr Weidmann ad una interrogazione scritta del parlamentare Frank Schaeffler appartenente al partito liberaldemocratico (Fdp). Questo è quanto chiarisce Weidmann nella missiva:
1. La Bundesbank non è una mera “succursale territoriale” della Banca Centrale Europea ma è ente avente personalità giuridica ed è soggetta al diritto tedesco [Questo tra l’altro significa – come già sottolineato dalla Corte di Karlsruhe – che la sovranità monetaria rimane in capo alle banche centrali nazionali che l’hanno solo delegata alla Bce (e le deleghe si danno e si tolgono) e non ceduta definitivamente. E non potrebbe essere che così non avendo l’UE alcuna sovranità ma essendo un semplice trattato e ciò spiega anche il deficit democratico e la postura autocratica ed oligarchica];
2 La Bundesbank non può operare in contrasto con le norme della Grundgesetz;
3. Herr Weidmann si augura che le istituzioni interessate siano in grado di trovare una soluzione che rispetti sia quanto sentenziato da Karlsruhe il 5 Maggio sia l’indipendenza della Banca Centrale Europea [Come però non lo dice];
4. Nel caso in cui quanto auspicato non sarà possibile – conclude il buon Jans – la Bundesbank non potrà che uscire dai programmi della Bce in contrasto con la Grundgeseitz e con la sentenza della Corte.
Intanto oggi Herr Weidmann parlerà alla Commissione Affari Europei del Bundestag. Ovviamente a porte chiuse. Ma contiamo sulla bravura dei giornalisti tedeschi (anche se comunque non credo dirà nulla più di quanto ha detto in questa lettera).
Tratto da: L’Antidiplomatico
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