di Giuseppe Masala
Lo US Committee for a Responsible Federal Budget, una sorta di osservatorio indipendente e apartitico che monitora lo stato delle finanze pubbliche USA quantifica il deficit per l’anno fiscale corrente in 3800 mld di dollari, pari al 18,7% del Pil statunitense.
Una cifra colossale che chiarisce l’enormità della crisi in corso, di cui noi abbiamo appena intravisto l’albore. Sarà una lunga e drammatica traversata nel deserto. Anche in Europa. Ed è impossibile che ad un simile cataclisma di cui non possiamo calcolare appieno gli effetti anche a causa del fatto che non è finita manco la crisi sanitaria propriamente detta, figuriamoci la conseguente crisi economica che ne deriva. Ma è facile immaginare i fallimenti di banche e temo anche di stati oltre alla falcidie di piccole imprese e alla conseguenze marea montante di disoccupazione. Francamente in questa logica, ipotizzare, di fare fronte – come sostengono in Europa – al disastro con strumenti modesti quali il Mes (non parlo neanche a ridicole e penose misure pari al 2% del pil dello stato richiedente di linee di credito sanitarie) non è miope, è folle.
L’Europa deve fare esattamente quello che stanno facendo gli USA: se a Washington fanno il 19% di deficit/pil nel 2020 i paesi dell’Eurozona devono fare esattamente lo stesso. Faccio sommessamente notare che poi si tratta di un giochino contabile perchè è la stessa Federal Reserve a finanziare questo deficit governativo così allo stesso modo deve fare la Bce. Se poi qualcuno vuole fare lo stesso giochino del 2008, ovvero succhiare parte del margine fiscale aperto dalle autorità politiche e monetarie Usa aumentando le proprie esportazioni e dunque ripartendo a scrocco sappia che questa volta Washington (nè Pechino) non lo consentirà. Alla Eu gli arriva una tale gragnuola di dazi che gli rade al suolo l’export.
Ecco, oggi Di Maio, sul Financial Times, ha scritto che l’Europa deve essere generosa. No, si sbaglia, l’aggettivo è sbagliato. Non generosa ma responsabile nei confronti di se stessa: deve spendere, come non ci fosse un domani, come fanno in Usa. Qualunque altra strategia sarà controproducente. E’ inutile sotto questo aspetto pure parlare di uscita (sacrosanta peraltro), le cose matureranno da sé tra disastro economico, rivolte sociali e tentativi autoritari.
La responsabilità di tutto quello che accadrà sarà dei padroni del vapore. Credono di essere furbi, scopriranno di essere fessi, perderanno ricchezza e impero.
Tratto da: L’Antidiplomatico
Fonte foto: Formiche.net