In queste ultime settimane, da numerose fonti, abbiamo appreso la volontà degli Stati Uniti di costruire una coalizione militare che garantisca la libertà di navigazione nello stretto di Hormuz, che separa la penisola arabica dalle coste dell’Iran.
La coalizione, composta da 20 paesi, sarebbe naturalmente guidata dagli Usa ai quali spetterebbe la sorveglianza di queste acque.
Visto quanto accaduto questi ultimi giorni, questa mossa avrebbe come obiettivo quello di preservare le navi cisterna che trafficano ogni giorno lo stretto.
Ora la nostra riflessione è la seguente: ma se gli Stati Uniti non fossero usciti unilateralmente senza una valida ragione dall’accordo sul nucleare firmato nel 2015, e la marina britannica non avesse sequestrato a Gibilterra una nave cisterna contenente il greggio iraniano, tutto questo si sarebbe reso necessario?
L’unica cosa certa è che con questa coalizione ancora una volta gli Usa e la NATO hanno la possibilità di giustificare lo spostamento delle loro navi da guerra vicino alle coste Iraniane.
Sarà mica stato creato e gestito appositamente il problema in modo da giustificare tale spostamento di forze militari?
Ovviamente noi non possiamo dirlo con certezza, ma come dice il vecchio detto a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca.

A cura di VivereInformati