Aumenta la possibilità che si arrivi un giorno all’uso di armi nucleari

Aumenta la possibilità che si arrivi un giorno all’uso di armi nucleari

Spread the love
Tempo di lettura: < 1 min

Lo scorso aprile un rappresentante del Canada, della commissione per la difesa e la sicurezza dell’Assemblea parlamentare della NATO, ha pubblicato un rapporto sugli armamenti statunitensi in Europa. Il rapporto menzionava la posizione delle circa 150 armi nucleari statunitensi immagazzinate nei paesi europei dell’alleanza.
Il 16 luglio il quotidiano belga De Morgen ha pubblicato una copia del rapporto, sottolineando che “le bombe sono immagazzinate in sei basi nordamericane ed europee: Kleine Brogel in Belgio, Büchel in Germania, Aviano e Ghedi-Torre in Italia, Volkel nel Paesi Bassi e Incirlik in Turchia.
Uno degli ultimi documenti strategici delle Forze armate Usa, «Nuclear Operations» (11 giugno), redatto sotto la direzione del Presidente degli Stati maggiori riuniti afferma tra le altre cose che l’uso di armi nucleari «può creare le condizioni per risultati decisivi: in specifico, l’uso di un’arma nucleare cambierà fondamentalmente il quadro di una battaglia creando le condizioni che permettono ai comandanti di prevalere nel conflitto». Situazione che evidenzia palesemente come venga violato il Trattato di non-proliferazione, non solo ospitano armi nucleari Usa, le bombe B-61 che dal 2020 saranno sostituire dalle più micidiali B61-12, ma anche perché si viene preparati a usarle in un attacco nucleare sotto comando del Pentagono.
La stessa Unione europea ha bocciato alle Nazioni Unite la proposta russa di mantenere il Trattato Inf. Su una questione di tale importanza l’opinione pubblica europea è lasciata volutamente all’oscuro dai governi e dai grandi media.
Non si avverte così il crescente pericolo che ci sovrasta: aumenta la possibilità che si arrivi un giorno all’uso di armi nucleari.

A cura di VivereInformati

Mondo