La Nazionale iraniana di volley che deve partecipare alla VNL (torneo itinerante per le migliori nazionali al mondo giunto alla Final Six, in programma questa settimana) è arrivata a Chicago dopo un volo di 30 ore, ma è stata fermata dalle autorità di frontiera statunitensi per quattro ore riporta la Gazzetta dello Sport. Domande personali, sulla famiglia, amicizie, vita privata per ognuno dei membri della spedizione di Teheran. Il direttore del dipartimento del Ministero degli Esteri iraniano, Mohsen Baharvand, ha protestato contro gli Stati Uniti per maltrattamenti di giocatori iraniani nell’aeroporto.
Continuano le provocazioni verso la Repubblica Islamica. Evidenti e palesi (secondo noi) i tentativi di generare una risposta da parte dell’Iran a queste provocazioni per giustificare l’intensificarsi delle misure restrittive da adottare se non addirittura l’intervento militare. Come cittadini Italiani abbiamo l’obbligo di pretendere dal nostro governo una presa di posizione netta contro l’intensificarsi di questi comportamenti intimidatori e mafiosi da parte dei nostri principali “alleati”. Anche perché l’Italia è parte integrante del sistema di combattimento Usa/Nato con le sue strutture soprattutto nel sud Italia, oltre ad essere lo stato europeo con il maggior numero di bombe atomiche statunitensi sul proprio territorio in violazione del trattato di non proliferazione nucleare. Questa condizioni ci rendono un bersaglio primario in caso di conflitto. Questo ci impone, come cittadini, di fare sentire la nostra voce.
A cura di VivereInformati
Dalla politica allo sport, tutte le provocazioni dell’occidente per innervosire l’Iran
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