Le colpe imperdonabili dell’obeso Occidente contro gli innocenti che muoiono di fame
Di Giorgio Bongiovanni
Assassini! Non si trova un’altra parola per descrivere quella parte di Mondo che accetta impassibile che quasi un miliardo di persone soffra la fame.
Nel 2020 Save the Children, nel suo rapporto “Emergenza fame”, aveva dimostrato come ogni 15 secondi un bambino muore a causa della mancanza di cibo evidenziando come la malnutrizione continua a contribuire al 45% di questi decessi.
Oggi, nel 2022, è facile pensare che questi numeri sono in ascesa. Eppure le potenze della terra, gli stati ricchi che del capitalismo hanno fatto il proprio credo, non fanno nulla contro questo dramma grave come la guerra, se non peggio.
L’articolo scritto dal collega Carlo Petrini, qualche giorno fa, su La Repubblica, dati alla mano dimostra che nel nostro Pianeta, dove abbiamo raggiunto una popolazione di 8 miliardi, ci sarebbe cibo a sufficienza per 10 miliardi di persone.
E invece permettiamo che 800 milioni di persone soffrano la fame e che tre milioni di bambini ogni anno muoiano per malnutrizione.
Senza calcolare, poi, le gravissime conseguenze sullo sviluppo fisico e cognitivo che si ripercuotono sull’intero ciclo di vita di quelle persone che si trovano a soffrire in questo stato.
Le colpe imperdonabili sono certamente nei conflitti, nel cambiamento climatico generato anche dalla follia dell’uomo, nella povertà e nell’indifferenza.
Nell’articolo Petrini dimostra come quasi un terzo del cibo che viene prodotto a livello globale va sprecato.
Spesso viene scartato perché in eccesso rispetto alle necessità. A questo si aggiungono le regole della globalizzazione che hanno portato ad infiniti viaggi dei prodotti che vengono venduti e comprati in Paesi lontani rispetto alle proprie origini (il pomodoro italiano viene comprato dai Paesi sudamericani, e viceversa) con il rischio di una forte malconservazione degli stessi. Il tutto per mantenere alti i prezzi.
Lo stesso accade per quelle quantità enormi di cibo che passano dagli scaffali alla pattumiera, invenduti e sostituiti continuamente.
Il cibo viene sprecato soprattutto da noi stessi consumatori dei Paesi ricchi, che al cibo non sappiamo dare valore, e così via.
Tutto seguendo quelle assurde logiche di mercato, per quel Dio denaro che ci rende ciechi di fronte al valore della Vita.
Una malattia che ha colpito l’Occidente (Unione Europea e Stati Uniti d’America in testa), ma anche l’Oriente (dove la Cina cresce in continuazione divenendo competitor nella corsa alle risorse del Mondo).
E’ questa la guerra fratricida che vede in prima fila i Paesi che hanno i Pil più grandi del mondo.
In palio non c’è il dominio su un popolo, ma quello sulla vita di tutti i popoli.
In questa follia, in particolare è l’obeso Occidente a dimostrare un comportamento peggiore di quello dei nazisti di Hitler.
Il dramma, come ricorda Petrini, è che “da una parte c’è chi muore di fame, dall’altra chi convive con malattie dovute alla sovralimentazione e alla cattiva alimentazione”. Una considerazione a cui si aggiunge la “dolorosa constatazione è che si soffre di malnutrizione non per scarsità di cibo, ma per povertà”.
Cosa stiamo dando al futuro della nostra società e alle nuove generazioni? Cosa stiamo lasciando ai nascituri di oggi o a quelli che verranno?
Un mondo alla deriva già costretto ad andare avanti con l’ombra del terrore di una guerra nucleare a causa delle politiche ciniche, razziste e guerrafondaie dei Paesi Ricchi.
A loro si sta lasciando una filosofia nefasta e perversa dove il cinismo e l’egoismo prevalgono sulla solidarietà e la fratellanza.
Purtroppo non basta il lavoro che conducono le grandi associazioni come la Fao o Save the Children. Non basta l’impegno di tantissime associazioni create da autentici missionari, che cercano di dare un respiro alle popolazioni più bisognose e di cambiare questo sistema perverso. Non basta la generosità e la solidarietà di quelle persone che cercano comunque, con le loro offerte, di sostenere queste realtà.
Non basteranno finché i governi non si occuperanno di questo problema.
Oggi accade che diciamo alla Russia di essere terrorista e assassina perché ha aggredito ingiustamente l’Ucraina. E lo stesso facciamo noi verso altre Nazioni.
Eppure non guardiamo mai ai nostri crimini.
E certamente siamo assassini criminali se permettiamo che le nostre pance siano piene, mentre c’è una fetta di mondo che muore per il nostro profitto.
Il diritto alla vita è uno dei diritti fondamentali.
Ma questo viene calpestato anche ora, in questo preciso secondo di tempo.
Chi è credente va avanti con la fede. Il laico con il senso di umanità. Perché lottare e resistere è l’unica cosa che trova un senso in un mondo che viaggia sempre più verso il baratro dell’autodistruzione.
Tratto da: Antimafiaduemila
Foto © Russell Watkins/DFID is licensed under CC BY 2.0