Rishi Sunak afferma che i giorni della stretta cooperazione economica con Pechino sono finiti, la Cina rappresenta una sfida per gli interessi di Londra
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Il primo ministro britannico ha dichiarato che il periodo di fiorente commercio con la Cina, basato su reciproci interessi economici, è ormai terminato. Rishi Sunak ha descritto Pechino come una rivale.
Tenendo un discorso al banchetto del Lord Mayor a Londra lunedì, Sunak ha dichiarato:
“Sia chiaro, la cosiddetta ‘epoca d’oro’ è finita, insieme all’idea ingenua che il commercio porterebbe alla riforma sociale e politica”.
Il primo ministro ha sottolineato che rivalutare i legami non significa che la Gran Bretagna abbraccerà la “retorica semplicistica della Guerra Fredda” nell’affrontare quella che ha descritto come una “sfida sistemica ai nostri valori e interessi”. Sunak ha accusato la leadership cinese di diventare sempre più autoritaria. Per illustrare il suo punto di vista, ha citato la risposta delle autorità cinesi alle proteste anti-lockdown in corso in tutto il Paese, affermando che Pechino “ha scelto di reprimere ulteriormente” invece di affrontare le lamentele della gente.
Tuttavia, il premier ha affermato che, nonostante le difficoltà, il Regno Unito non può “semplicemente ignorare l’importanza della Cina negli affari mondiali, per la stabilità globale o questioni come il cambiamento climatico”. Sunak si è impegnato a rafforzare le relazioni della Gran Bretagna con nazioni che la pensano allo stesso modo, in particolare “amici nel Commonwealth, Stati Uniti, Stati del Golfo, Israele e altri” (ovviamente facendo finta di dimenticare qualunque questione relativa ai diritti umani) affermando che i dettagli di questa più profonda cooperazione saranno rivelati il prossimo anno.
Il primo ministro britannico ha sottolineato che garantire la “sicurezza economica” e la resilienza del Paese è una delle principali priorità del suo gabinetto. Ad esempio ha citato la recente decisione del governo di bloccare la vendita da 63 milioni di sterline (76 milioni di dollari) del produttore di semiconduttori Newport Wafer Fab alla società di proprietà cinese Nexperia, nonché il bando della rete 5G di Huawei dal Regno Unito.
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Foto: UK © AFP / Daniel LEAL/AFP