Nell’undicesima puntata ampio spazio è stato concesso al conflitto in corso tra la Federazione Russa e l’Ucraina e alla questione delle forniture di armi
Di Luca Grossi
Ricomincia dopo la pausa estiva la rubrica de ‘L’Altra Storia d’Italia’ condotta dall’ex magistrato Carlo Palermo.
Nell’undicesima puntata ampio spazio è stato concesso al conflitto in corso tra la Federazione Russa e l’Ucraina e alla questione delle forniture di armi.
Per Palermo gli armamenti che sono stati forniti all’Ucraina dall’Italia sono illegali, “al di fuori di tutte le regole e di tutte le norme anche penali che sono previste nel nostro ordinamento“.
Oltretutto queste armi sono state consegnate a ‘fondo perduto’, “ciò significa, in parole povere, che è dal bilancio del nostro Stato” che vengono prese le risorse finanziarie per le spese di questi armamenti. Risorse che vengono sottratte ad altre “destinazioni funzionali”.
La segretezza, ha spiegato l’ex magistrato, è diventata una regola, tanto che nemmeno il Parlamento è a conoscenza dei bilanci, e dei nomi, di quelle stesse aziende che forniscono le armi. Non si conoscono nemmeno le rotte che seguono le armi per arrivare in Ucraina.
Tutto ciò cozza contro l’ordinamento democratico del nostro Paese.
Carlo Palermo, ricordiamo, è stato un magistrato che ha subito un attentato, quello di Pizzolungo del 2 aprile 1985, anche per essersi avvicinato a quel “sistema criminale” che abbraccia ancora oggi tutto lo stivale Italiano, da Trento a Trapani, tutta l’Europa dell’Est arrivando in Russia, e ancora, il medio Oriente, il Libano e la Turchia, fino agli Stati Uniti. Tutti legati dal filo mortale del traffico di droga e di armi.
“Quando io mi sono imbattuto agli inizi degli anni ’80 in queste situazioni erano sempre i governi che le autorizzavano“
ha detto l’ex magistrato, “oggi sono munite delle autorizzazioni dello Stato“, la cui longa manus sono sempre i servizi segreti.
Inoltre “attraverso l’uso degli armamenti e le guerre” è stata più volte documentata la presenza di “una serie di altre attività collaterali che riguardano la finanza e il modo in cui il denaro passa e transita attraverso le società offshore“. Società che garantiscono il riciclaggio di denaro proveniente anche dal narcotraffico. Questo denaro “serve per acquistare armamenti“
ha detto Palermo.
Oltretutto c’è anche un altro elemento che rende il conflitto in Ucraina anomalo.
In base alla versione ufficiale la guerra sarebbe iniziata ‘improvvisamente’ il 24 febbraio 2022. Ma questo è un dato che desta molte perplessità: come ha riportato l’ex magistrato “quando è iniziata l’invasione da parte della Federazione Russa in Ucraina esistevano già dei rapporti sottostanti che indicano che non era qualcosa d’improvviso“. Rapporti su “interessi economici e finanziari” sottostanti.
L’ex magistrato ha infine citato i due famosi casi dei Panama Papers e dei Pandora Papers: due dossier ‘terremoto’ dentro i quali sono stati documentati le ricchezze della élite mondiale. Paradisi fiscali, cifre e nomi, tra cui quello di Volodymyr Zelensky, attuale presidente dell’Ucraina.
Tratto da: Antimafiaduemila