Ma fonti della chiesa di Owo parlano di oltre 50 corpi senza vita. I vescovi al governo: “Cercate subito gli aggressori”. Alcuni feriti sono in gravi condizioni
Tratto da: Ansa
Il bilancio ufficiale delle persone uccise nel massacro compiuto ieri in una chiesa cattolica di Owo, nel sud-ovest della Nigeria, è di 21 morti.
Caccia ai killer -La Conferenza episcopale cattolica della Nigeria ha esortato il governo ad “intensificare gli sforzi per dare la caccia agli aggressori della chiesa di San Francesco Saverio, nello stato di Ondo”. I vescovi sottolineano che “in caso contrario si accelererà la caduta del Paese nell’anarchia”. Il presidente della Conferenza episcopale, monsignor Lucius Ugorji, sottolinea il suo “grande shock e tristezza” per l’attacco. “Nessun luogo sembra essere di nuovo al sicuro nel nostro Paese; nemmeno i sacri recinti di una chiesa. Condanniamo con la massima fermezza lo spargimento di sangue innocente nella Casa di Dio. I criminali responsabili di tale atto sacrilego e barbaro dimostrano la loro mancanza del senso del sacro e del timore di Dio”. Il governo – dice ancora il presidente dei vescovi nigeriani – “dovrebbe assumersi la sua responsabilità primaria di garantire la vita e la proprietà dei suoi cittadini. Il mondo ci sta guardando! Soprattutto, anche Dio ci guarda”.
Le condizioni dei feriti – La maggior parte dei feriti, dall’attacco alla chiesa ad Owo, in Nigeria, “sta meglio oggi ma alcuni sono in gravi condizioni, sanguinanti per le pallottole ricevute, nonostante gli interventi cui sono già stati sottoposti. Alcuni hanno bisogno di un’altra operazione oggi. Molti sono stati colpiti alla testa o in punti delicati. C’è una donna, per esempio, che ha la vescica e l’utero totalmente distrutti”. Lo riferisce suor Agnes Adeluyi, delle Suore di San Luigi a Owo, infermiera all’ospedale San Luigi che sta fornendo cure a coloro che hanno riportato gravi danni fisici. In un’intervista a Vatican News la religiosa conferma che sono sospettati come autori dell’attacco i pastori Fulani. “Dobbiamo sempre sapere che i Fulani ci circondano nella foresta e possono attaccarci da un momento all’altro. Siamo terrorizzati ma dobbiamo perseverare. Abbiamo tutti paura perché in realtà non c’è supporto di protezione – dice la suora – da parte del governo. La gente ha paura ora anche di andare in chiesa”.
Tratto da: Ansa
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