Russia: Cosa c’è nel sesto pacchetto di sanzioni dell’UE?

Russia: Cosa c’è nel sesto pacchetto di sanzioni dell’UE?

Spread the love
Tempo di lettura: 2 min

Di Massimo A. Cascone, tratto da: Comedonchisciotte.org

Il Consiglio dell’Unione Europea ha pubblicato ieri, venerdì 3 giugno, sul suo sito ufficiale, l’elenco delle nuove sanzioni previste all’interno del cd. 6° Pacchetto, accompagnato da una dichiarazione Josep Borrel – Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Con il pacchetto di oggi, stiamo aumentando le limitazioni alla capacità del Cremlino di finanziare la guerra imponendo ulteriori sanzioni economiche. Stiamo vietando l’importazione di petrolio russo nell’UE, tagliando così un’enorme fonte di reddito per la Russia. Stiamo tagliando fuori un numero maggiore di banche russe dal sistema di pagamento internazionale SWIFT. Stiamo anche sanzionando i responsabili delle atrocità avvenute a Bucha e Mariupol e mettendo al bando altri attori della disinformazione che contribuiscono attivamente alla propaganda di guerra del Presidente Putin.

Nel dettaglio, ecco cosa prevede il nuovo pacchetto:

Embargo sul petrolio

I Paesi dell’UE hanno sei mesi di tempo per bloccare le importazioni di petrolio greggio russo e otto mesi per porre fine all’importazione di “altri prodotti petroliferi raffinati”. Ci sarà una “eccezione temporanea” di durata non specificata per gli Stati membri che, “a causa della loro situazione geografica, soffrono di una specifica dipendenza dalle forniture russe e non hanno opzioni alternative praticabili”. Anche se nessuno è stato nominato, l’Ungheria e l’Austria sono state precedentemente menzionate in questo contesto.

Anche alla Bulgaria e alla Croazia sono state concesse “deroghe temporanee” per poter continuare a importare, rispettivamente, “greggio marittimo e gasolio sottovuoto” russo.

Chi guadagna dalle sanzioni: la Russia ha un surplus record, gli USA un deficit record

Blocco bancario SWIFT

L’UE ha inoltre bloccato altre tre banche russe e una bielorussa dal protocollo di trasferimento internazionale SWIFT. Il divieto riguarda la più grande banca russa, la Sberbank, la Credit Bank of Moscow e la Russian Agricultural Bank, nonché la Banca bielorussa per lo sviluppo e la ricostruzione.

Censura dei media

Bruxelles ha anche sanzionato tre media russi, definiti “di proprietà dello Stato” e accusati di essere “strumenti di manipolazione dell’informazione e di promozione della disinformazione”, nonché di “propaganda” per “destabilizzare” l’Ucraina e l’UE.

A Russia 24 e RTR Planeta – che fanno parte del servizio pubblico di radiodiffusione VGTRK – e all’emittente cittadina di Mosca TV Centre saranno vietate le attività di trasmissione, anche se il loro personale potrà ancora condurre ricerche e interviste.

Altri divieti e restrizioni

Agli individui e alle entità dell’UE è ora vietato fornire servizi di contabilità, relazioni pubbliche o consulenza alla Russia. Il blocco vieta inoltre l’esportazione di 80 sostanze chimiche “che possono essere utilizzate per produrre armi chimiche” e amplia l’elenco dei beni e delle tecnologie a duplice uso che potrebbero essere utilizzati nei settori della difesa e della sicurezza russi.

L’elenco ampliato di individui ed entità includerà “personalità che sostengono la guerra”, familiari di funzionari governativi, aziende dell’industria della difesa e persone che l’UE ritiene responsabili di atrocità presumibilmente commesse dalle truppe russe a Bucha e Mariupol.

Il Ministero degli Esteri russo ha avvertito giovedì che le restrizioni europee avranno conseguenze autodistruttive per il blocco. La Russia resisterà alle pressioni occidentali, che danneggeranno soprattutto i cittadini dei Paesi dell’UE, ha aggiunto il Ministero.


Massimo A. Cascone

Europa