Crisi di governo. Secondo quanto si legge su Affaritaliani Conte sarebbe pronto a staccare la spina al governo; l’ipotesi clamorosa agita, dietro le quinte, i partiti
Di Alberto Maggi
Crisi di governo? Elezioni dopo l’estate? Il Pd continua a ostentare tranquillità e diversi parlamentari, anche membri della segreteria di Enrico Letta, spiegano a microfono spento che dopo le elezioni amministrative del 12 giugno la tensione calerà e il governo Draghi arriverà alla fine della legislatura. Siamo sicuri che sarà proprio così? Per avere la risposta bisogna tornare allo scorso 2 maggio quando i ministri del Movimento 5 Stelle in Cdm si sono astenuti sul dl aiuti e energia, in fortissima opposizione alla decisione, proprio del Partito Democratico (sostenuta dal Centrodestra di governo), di dare il via libera al termovalorizzatore di Roma.
Fonti qualificate del Movimento fondato da Beppe Grillo assicurano che sulla fiducia al provvedimento, che quasi certamente il premier Draghi deciderà di mettere, i pentastellati non voteranno sì. Da valutare se si asterranno o se usciranno dall’Aula. Ma, sicuramente, non ci sarà il via libera alle Camere. Sarà questo, nel mese di giugno, la buccia di banana che porterà alla crisi di governo. A quel punto Matteo Salvini avrà le mani libere, non volendo avere due opposizioni (ha già quella ‘pesante’ a destra di Fratelli d’Italia) e Letta certamente non potrà andare avanti con un esecutivo dominato, numeri alla mano, dal Centrodestra.
Salvo improbabili ricuciture, Draghi salirà al Quirinale per rassegnare le dimissioni essendo venuta meno la fiducia da parte del primo gruppo in Parlamento e il Presidente Mattarella, obtorto collo (visto che vorrebbe fortemente arrivare alla fine della legislatura per votare a fine maggio 2023), non potrà far altro che constatare l’impossibilità di andare avanti. Probabile scioglimento delle Camere in piena estate ed elezioni politiche anticipate a fine settembre. Ma c’è un altro colpo di scena. “Con la crisi si apre un vaso di pandora”, spiegano fonti qualificate del Centrosinistra.
E tutto può accadere. Anche che le strade di Giuseppe Conte ed Enrico Letta si dividano con una clamorosa rottura alle Politiche. L’ex premier potrebbe voler puntare proprio sull’opposizione al sistema, non solo alla destra, per cercare di recuperare nei sondaggi e di ottenere un buon risultato nelle urne. Al Pd non resterebbe che l’alleanza con il centro di Calenda e Renzi, oltre ovviamente alla sinistra di Articolo 1/Mdp. E le Amministrative? Contano poco per i 5 Stelle, visto che praticamente sono inesistente in gran parte d’Italia. Gli occhi sono già puntati sul governo e sul dopo. Ovvero sulle elezioni, politiche, sempre più probabili alla fine dell’estate.
Tratto da: Affaritaliani