Il presidente Vladimir Putin martedì ha decretato che la Russia non dovrebbe più esportare prodotti e materie prime a entità negli stati che abbiano imposto sanzioni alla Russia e vieta le transazioni con persone ed entità che Mosca aveva sanzionato.
Non è stato immediatamente chiaro in che misura sarebbe stato applicato il decreto, ma da quello che si capisce si dovrebbe interrompere l’esportazione di materie prime ai paesi occidentali. La Russia è fra i principali esportatori di una serie di materie prime importanti e di materiali rari, fra cui il palladio. Su questi mercati potrebbero esservi delle forti variazioni di prezzo. Ecco una tabella esplicativa.
Il problema maggiore ci sarebbe se il blocco fosse esteso verso le materie prime energetiche: non tanto carbone e petrolio, ma gas, che è direttamente collegato con infrastrutture come i gasdotti e non facilmente sostituibile. Nello stesso tempo la realizzata interruzione dei commerci non è che un ulteriore passo avanti dalla guerra fredda alla guerra combattuta: dove non passano le merci passano gli eserciti.
Ecco una traduzione grezza del decreto: “Decreto del presidente della Federazione Russa sull’applicazione di misure economiche speciali di ritorsione in relazione alle azioni ostili di alcuni stati stranieri e organizzazioni internazionali.
“In connessione con azioni ostili – e contrarie al diritto internazionale – degli Stati Uniti e degli Stati esteri e delle organizzazioni internazionali che vi hanno aderito, volte a privare illegalmente la Federazione Russa, i cittadini della Federazione Russa e le persone giuridiche russe dei diritti di proprietà o la limitazione dei loro diritti di proprietà e al fine di proteggere gli interessi nazionali della Federazione Russa e in conformità con la legge federale del 30 dicembre 2006, n. 281-FZ “Sulle misure economiche speciali e sulle misure obbligatorie“. ( Fonte: Scenari economici)
Pericolo allargamento mondiale del conflitto
Uno degli altri aspetti che maggiormente sta creando non poche preoccupazioni è la volontà manifesta della Polonia e della Gran Bretagna di inserirsi nel conflitto entrando con le loro truppe in Ucraina. Questa azione potrebbe portare con ogni probabilità ad una escalation incontrollata della guerra in corso. Tale folle decisione di Polonia e Gran Bretagna potrebbe concretizzarsi entro i prossimi 10/15 giorni. Ricordiamo che il 9 maggio in Russia si festeggerà la vittoria sul nazismo e si ricorderanno i familiari caduti nella seconda guerra mondiale. Guerra che i russi chiamano grande guerra patrottica. Una giornata molto sentita dal popolo russo, che potrebbe amplificare ancora di più la provocazione di un ingresso di truppe polacche e inglesi in Ucraina.
Vivere Informati
Thank you for the auspicious writeup. It in fact was a amusement account it. Look advanced to far added agreeable from you! By the way, how can we communicate?