Di Giuseppe Masala
Tratto da: L’Antidiplomatico
Molti in questi giorni si sono concentrati sul discorso tenuto da Vladimir Putin nel quale annunciava il riconoscimento delle due repubbliche secessioniste del Donbass. Un discorso che però – a ben guardare – non aggiunge nulla a quello che già sapevamo del pensiero del leader russo.
Al contrario il discorso di Joe Biden tenuto ieri e che illustra la posizione dell’amministrazione USA sulla crisi ucraina e più in generale sui rapporti tra Occidente e Russia è da considerare illuminante e di portata storica.
Il primo passaggio chiave del discorso di Biden è quello dove ha chiarito che difendere la libertà ha un costo e che bisogna essere onesti su questo punto. Bene, ma a quali costi si riferisce Biden e soprattutto chi è che se li deve sobbarcare?
Questo ce lo spiega l’ex presidente russo Medvedev in un tweet dal sapore beffardo: “Benvenuti nel nuovo mondo dove gli europei pagheranno 2000 euro per 1000 metri cubi di gas”.
Insomma, dovremmo sobbarcarci altri aumenti delle materie prime, altri aumenti dell’inflazione e conseguentemente il rischio di violenti aumenti dei tassi d’interesse delle banche centrali.
Non esattamente un toccasana per paesi in semi bancarotta come l’Italia (o la Spagna, o la Grecia, o anche la Francia).
Non basta, Cosa succederà in quei paesi come i paesi dell’Est Europa (e in particolare nei paesi baltici) dove la dipendenza dal gas russo è massima ed è evidente che non ci sono le risorse finanziarie per acquistare il gas a determinati prezzi?
Toccherà ai paesi occidentali calmierare i prezzi?
E i paesi occidentali ce le hanno le risorse per fare questo nella situazione generale che prima ho descritto?
Dubito fortemente. Da considerare che quando si sta al freddo c’è il rischio che qualcuno si arrabbi e che magari chieda di ritornare da Santa Madre Russia e dal suo “Zar” a chiedere clemenza.
Questo soprattutto nei paesi baltici dove esistono fortissime minoranze russe (lo sapete vero che Riga la capitale della Lettonia è a maggioranza russa?).
E qui viene il secondo punto toccato da Biden nel suo discorso che definirei storico: difenderemo ogni singolo pollice del territorio appartenente alla Nato. Come capite se questa è la politica USA sulla Nato potrebbero verificarsi problemi qualora ci fossero delle contro rivoluzioni colorate nei paesi dell’est (e specialmente nei baltici): ma sapete, la cosa sta nei fatti, visto che il freddo e la fame potrebbero consigliare il ritorno con il capo coperto di cenere al Cremlino.
Come potete capire, stiamo entrando in un nuovo mondo, un mondo dove vivremo pericolosamente tra povertà, crisi finanziarie, e rischi di ulteriori crisi con la Russia.
Biden lo ha anticipato ieri.
PS: a ben vedere se il grande obbiettivo delle élites anglosassoni era quello di ridimensionare l’Europa che si stava prendendo grandi libertà, bene…Biden fomentando la crisi ucraina ha compiuto il delitto quasi perfetto.
Tratto da: L’Antidiplomatico