Di Agata Iacono
Aumentano i ricoveri “covid”?
I pazienti malauguratamente affetti da altre malattie restano senza cure, si cronicizzano e si aggravano, senza che un medico li prenda in considerazione?
Vi ricoverate per una frattura al braccio e vi ritrovate in reparto covid perché positivi ad un tampone?
Avete difficoltà a fare un’operazione per un tumore o per una cataratta?
I “malati fragili” non trovano più possibilità di essere seguiti dai day hospital dove sono stati presi in carico da anni?
Dovete prenotare un ecodoppler, un’ecocardiografia o una endogastroscopia e vi rimandano a ottobre del 2022?
Tutte queste domande hanno una risposta, anzi due. La colpa è sicuramente di chi, Pd in testa, in nome del feticcio “ce lo chiede l’Europa” ha distrutto la sanità pubblica negli ultimi trent’anni. Ma la colpa è anche del rinnovo, nel silenzio assordante dei media e dei politici pigiabottoni del Draghistan, del famigerato piano tariffario per le degenze covid… con le strutture ospedaliere che si vedranno accreditare ancora fino a 10 mila euro in più per un paziente Covid!
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 19 novembre 2021, dove si ripropone l’incremento di finanziamenti previsto ad agosto.
“RICOVERI OSPEDALIERI PAZIENTI AFFETTI DA COVID-19 – INCREMENTO TARIFFARIO: In G.U. n. 276 del 19 novembre 2021 è pubblicato il Decreto 12 agosto 2021 del Ministero della salute: Remunerazione di una funzione assistenziale e di un incremento tariffario per le attivita’ rese a pazienti affetti da COVID-19.
Il commi uno e due dell’articolo 2 del Decreto 12 agosto, prorogato, recitano:
“Determinazione dell’incremento tariffario massimo di riferimento per le prestazioni di assistenza ospedaliera per acuti a pazienti affetti da COVID-19 1.
Le prestazioni di ricovero per acuti a pazienti affetti da COVID-19, indipendentemente dal codice DRG della dimissione finale, sono remunerate maggiorando l’ordinaria remunerazione di cui al decreto ministeriale 18 ottobre 2012 con l’incremento tariffario di cui al comma 2 del presente articolo. 2. L’incremento tariffario massimo, per ciascun episodio di ricovero con durata di degenza maggiore di un giorno, e’ pari a 3.713 euro se il ricovero e’ avvenuto esclusivamente in area medica e a 9.697 euro se il ricovero e’ transitato in terapia intensiva. In caso di dimissione del paziente per trasferimento tra strutture di ricovero e cura, l’incremento tariffario e’ ripartito tra le strutture in proporzione alla durata della degenza in ciascuna. 3. In caso di trasferimento del paziente in reparti diversi di una stessa struttura di ricovero, l’incremento tariffario e’ riconosciuto una sola volta con riferimento all’intero episodio di cura ospedaliero. L’incremento tariffario si applica ai soli ricoveri in cui il paziente sia risultato positivo al tampone effettuato per la ricerca del virus SARS-COV-2, cosi’ come verificato dall’Istituto superiore di sanita’.”
Qui per consultare il testo completo della Gazzetta Ufficiale:
Tratto da: L’Antidiplomatico
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