Di Maurizio Blondet
L’Iranian Republican Guards (IRCG), le forze iraniane, hanno rivelato un evento di pirateria commesso dalle forze armate US e sventato dalle forze rivoluzionarie. Il fatto è avvenuto il 23 ottobre. Il comunicato:
“Le forze militari americane ha sequestrato petroliera iraniana carica di greggio nel Mare dell’Oman, che collega il Mar Arabico con lo Stretto di Hormuz, e intendeva scaricare la sua spedizione su un’altra petroliera e dirigendola verso una destinazione sconosciuta.
“Reagendo prontamente, tuttavia, i membri della Marina dell’IRGC hanno effettuato un’operazione di elitrasporto sul ponte della seconda nave, hanno acquisito il controllo della nave e l’hanno diretta verso le acque territoriali iraniane.
“Le forze statunitensi hanno quindi proceduto all’inseguimento della petroliera utilizzando diversi elicotteri e navi da guerra, ma il loro tentativo di riprendere il controllo della nave per la seconda volta è stato nuovamente sventato dalle forze navali iraniane.
La petroliera è attualmente in acque territoriali iraniane e sotto la protezione della Marina dell’IRGC.
Sono disponibili riprese video delle forze iraniane che sembrano confermare tutto a. Mostra l’atterraggio degli elicotteri IRGC sulla petroliera, le navi da guerra statunitensi in arrivo e le barche veloci dell’IRGC che si mettono tra la petroliera e due cacciatorpediniere della Marina degli Stati Uniti. La petroliera è la nave battente bandiera vietnamita SOTHYS.
Che dire? La (ex) unica superpotenza rimasta non si vive più come un impero, ma come uno stato pirata : imita ormai il modello israeliano di canaglia impunita, che non vuole convincere di sue “ragioni”; ma semplicemente distruggere e creare attorno a sé la più vasta area di caos possibile alla sua natura di aggressore. Come si ricorderà, mesi fa riportammo che questo modus operandi è una scelta deliberata geopolitica:
“Stability. America’s enemy”, Ralph Peters, Parameters, #31-4, Winter 2001.
“Stabilità: nemico dell’America”, delineava la vera strategia Usa. Nell’articolo, “il colonnello Ralph Peters affermava che gli Stati Uniti non avevano più bisogno di vincere guerre, ma dovevano organizzare instabilità in alcune regioni del mondo, in particolare nel Medio Oriente Allargato. Peters proseguiva affermando che bisogna ricomporre gli Stati secondo criteri etnici, occorreva quindi separare i popoli mescolati tra loro e ciò avrebbe implicato pulizie etniche e altri crimini contro l’umanità. Concludeva affermando che il Pentagono poteva sempre far ricorso a mercenari perché svolgessero il lavoro sporco in sua vece [4]. Sull’onda emotiva dell’11 Settembre, nessuno badò a questo articolo, che rivendicava esplicitamente la preparazione di crimini abominevoli.
Tratto da: maurizioblondet.it
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