Il 29 Ottobre abbiamo dedicato parte del nostro tempo all’evoluzione della vicenda ferroviaria di Pioltello.
Ricordiamo che quel disastro causò 3 morti e decine di feriti.
Ma il motivo?
Puro caso? Errore umano?
No niente di tutto ciò!
Infatti la procura di Milano ha messo in luce un dato di fatto davvero molto importante: per oltre un anno l’unico treno di Rete ferroviaria italiana capace di “guardare” dentro i binari grazie agli ultrasuoni – e trovare piccole crepe in grado col tempo e il passaggio dei treni di generare una rottura – è rimasto fermo per un guasto e i vertici della società non hanno provveduto alla sua sostituzione né ha disposto che i ‘controllori’ delle linee utilizzassero, durante le loro ispezioni, apparecchiature manuali per comprendere lo stato di salute dell’infrastruttura (come riportato da Il Fatto Quotidiano).
Trattasi quindi di una omissione volontaria ai vertici della società.
Ma perché si è arrivati a questo?
Non si poteva sostituire il treno o semplicemente comprarne uno nuovo!?
Questa vicenda ci fa ulteriormente capire quanto rischi affrontiamo ogni giorno a causa della pazzia e della stoltezza di troppe persone.
Siamo arrivati davvero al punto in cui una vita vale meno di un treno, della ristrutturazione di un ponte (vedi Genova).
In troppi sono disposti a sacrificare la vita di persone innocenti pur di avere un ritorno economico. Questi sono i veri mali che affliggono questa società e in modo particolare il nostro Stato.
È chiaro che qualcuno pagherà, ma mai si potrà restituire la vita alle 3 vittime e questo è ciò che fa più male.
Il resto delle considerazioni lo lasciamo a voi, anche perché anche questa volta siamo rimasti senza parole.
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