I rapporti dei principali media sui piani degli Stati Uniti di condurre attacchi informatici contro obiettivi in ​​Russia destano preoccupazione ha dichiarato ai giornalisti il ​​portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov. “Questi rapporti sono allarmanti perché un giornale americano piuttosto rispettabile (The New York Times) non esclude attacchi informatici”. Secondo Peskov, “questa è criminalità informatica internazionale”. “Il fatto che il giornale non escluda che lo Stato americano possa essere coinvolto nel crimine informatico, è sicuramente di grande preoccupazione per noi”, ha sottolineato il portavoce del Cremlino. Peskov ha ribadito che “lo Stato russo non ha mai avuto nulla a che fare con i crimini informatici e il cyberterrorismo di cui è accusato”. Il New York Times ha scritto domenica, citando funzionari statunitensi, che Washington ha pianificato “una serie di azioni clandestine attraverso le reti russe” che dovrebbero svolgersi “nelle prossime tre settimane” come rappresaglia “per l’hacking su larga scala del governo americano di agenzie e società che è stato scoperto alla fine dell’anno scorso “, cosa che gli Stati Uniti attribuiscono ovviamente alla Russia senza però aver fornito alcuna prova.

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