Gli Stati Uniti si sono detti pronti a riavviare i colloqui con l’Iran per rilanciare l’accordo sul nucleare del 2015. Il segretario di Stato americano Antony Blinken, dopo un incontro con i suoi partner europei giovedì, ha sottolineato la posizione del presidente Joe Biden secondo cui Washington potrebbe tornare nell’accordo formalmente noto come Piano d’azione globale congiunto (JCPOA). Il dipartimento di stato ha successivamente dichiarato di essere aperto a un “incontro informale” con i cosiddetti P5 + 1 – le parti dell’accordo compreso l’Iran – che un funzionario dell’Unione europea si è offerto di ospitare. È il passo più concreto che l’amministrazione Biden ha compiuto pubblicamente verso l’impegno diretto con Teheran sull’accordo nucleare fino ad oggi.

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Tuttavia, il portavoce del ministero degli esteri iraniano Saeed Khatibzadeh è sembrato immediatamente ribattere le dichiarazioni di Blinken, twittando venerdì:”Ora è solo Iran e P4 + 1″. “Le buone intenzioni vanno bene. Ma per rilanciare P5 + 1, gli Stati Uniti devono passare ai fatti e togliere le sanzioni”.

Ricordiamo che Trump ritirò unilateralmente gli Usa dall’accordo nel 2018, infliggendo a seguito del ritiro pesanti sanzioni economiche alla Repubblica Islamica.

L’Iran negli ultimi mesi ha intensificato la sua attività nucleare incolpando le potenze statunitensi ed europee – gli altri firmatari dell’accordo – di essere venuti meno a i loro obblighi. Teheran afferma che Washington e le potenze europee devono essere le prime a tornare su i propri impegni nell’ambito dello storico accordo nucleare del 2015. L’Iran ha anche minacciato di interrompere parte delle ispezioni dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) dei suoi impianti nucleari previste per il 21 febbraio se gli altri firmatari non torneranno a rispettare i propri impegni nell’ambito dell’accordo.

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Fonte foto: ADNkronos

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