Per non dimenticare. Oggi commemorazione per le 43 vittime a Genova
Genova c’è, è forte ed è ripartita, ma non dimentica l’atroce dolore che hanno provato e tutt’ora provano parenti e amici delle 43 vittime. Una sconfitta devastante, un tracollo nazionale che si poteva e si doveva evitare.
Durante l’omelia di stamattina l’arcivescovo Tasca ricordando le 43 vittime ha detto: «Signore, aiutaci a trovare un senso a tutto questo, aiutaci a trovare un senso a quello che è accaduto. Il dolore e la sofferenza non avranno l’ultima parola».
Un paese umiliato da un sistema marcio che continua ad intaccare il potenziale del nostro paese: non mancano le polemiche giustificate dei cittadini italiani che fanno fatica a mettere da parte questo ricordo indelebile che ha lasciato il segno e la paura nelle nostre menti.
Le parole del Presidente del Consiglio
Alla cerimonia per le vittime non sono mancate parole di sostegno da parte del presidente del Consiglio: “La città non resterà sola, rinascerà”.
Questo è un dovere delle istituzioni, un pensiero che va messo in pratica, dimostrando concretezza e generosità verso o cittadini, affinché il passato sia di insegnamento al fine di evitare che accadano nuovamente tragedie di questo genere.
Il premier ha ricordato: “Non vi lasceremo soli in questa vostra richiesta di accertamento delle precise responsabilità. Il vostro dolore è il nostro e la vostra ferita è la nostra. Questa esperienza non resterà confinata in ambito familiare ma vi sosterremo nello sforzo per alimentare una memoria collettiva. Abbiamo i magistrati e una attività investigativa molto complessa che va avanti”.
Anche noi di Vivere Informati ci stringiamo forte ai familiari delle vittime e anche al nostro paese che due anni fa si è dimostrato debole nonostante le grandi potenzialità che possiede.
Non si potrà mai ripagare il prezzo di una vita ma esigiamo che sia fatta giustizia.
Vivere Informati
Fonte foto: Unionesarda